Liliana Cavani: “Un vero regista non fa serie TV, la cultura è nel cinema”

Liliana Cavani: “Un vero regista non fa serie TV, la cultura è nel cinema”

Liliana Cavani torna a difendere il cinema e le sale cinematografiche contro l’avanzata delle serie TV. Durante la presentazione del festival “Custodi di sogni – I tesori della Cineteca Nazionale”, in programma a Roma dal 31 marzo al 6 aprile, la regista de “Il portiere di notte” ha espresso un’opinione netta sulla situazione attuale dell’industria cinematografica.

La critica alle serie TV e la difesa delle sale

Per Cavani, le serie televisive rappresentano un pericolo per il cinema: “La serie televisiva è un pericolo, non può vincere. La vera cultura non la fa la serie, che viene fatta solo per avere più spettatori e di conseguenza più guadagno”.

La regista si è detta convinta della necessità di una battaglia sociale per difendere i cinema, denunciando la chiusura di numerose sale: “Le sale stanno chiudendo, come possiamo permettere questo?”.

Il ruolo educativo del cinema

Secondo Cavani, oggi “è tutto masticato dalla televisione”, e per questo è fondamentale educare i giovani alla visione dei film in sala: “Dobbiamo insegnare ai ragazzi ad andare a vedere i film al cinema. L’esperienza condivisa in sala è importante”.

Infine, la regista ha posto un quesito provocatorio: “Se facciamo chiudere i cinema, che senso ha formare registi, sceneggiatori e attori?”.

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