RAI, IPOTESI 3 RETI TEMATICHE DI CUI UNA SENZA PUBBLICITÀ

rai treRendere le tre reti ammiraglie della Rai ad «alta specializzazione tematica». È l’ipotesi di cui si è parlato ieri durante la riunione del presidente del Consiglio Matteo Renzi con i componendi Pd della commissione di Vigilanza. Durante la riunione si è parlato dell’ipotesi di specializzazione tematica delle tre reti principali, and con una rete generalista, una per l’innovazione, sperimentazione e nuovi linguaggi e una a carattere più spiccatamente culturale, di servizio pubblico, preferibilmente senza pubblicità.
Nel documento la maggioranza ha espresso le proprie posizioni sulla riforma soprattutto in tema di governance: «Non servono architetture barocche o la creazione di qualche sofisticata ingegneria che complichi ancora di più le cose», si legge. «Serve una guida manageriale vera, come quella di ogni grande player internazionale».
E la nuova Rai che arriverà oggi sul tavolo del consiglio dei Ministri dovrebbe prevedere appunto una spa guidata da un amministratore delegato con pieni poteri. La riforma della tv pubblica dovrebbe comunque essere contenuta in un ddl che dovrebbe essere esaminato in un successivo consiglio dei ministri.
Le ipotesi sulla governance fino a ieri erano due. La prima prevede un cda molto snello, cinque componenti rispetto agli attuali nove: l’amministratore delegato nominato dall’azionista, il Tesoro, con pieni poteri e gli altri quattro membri del consiglio nominati dalla commissione di Vigilanza, come accade attualmente, o, in alternativa, dai presidenti di Camera e Senato. Ma la possibilità è anche che un membro sia scelto come rappresentante dei lavoratori e un altro da un organismo esterno come la Conferenza Stato-Regioni.
La seconda ipotesi è quella che fa riferimento al modello duale: un consiglio di sorveglianza con i componenti designati da più organismi come Anci, Conferenza Stato-Regioni, Anica, Fieg, Fnsi, i rappresentanti dei lavoratori e un comitato di gestione ristretto di tre membri, con un amministratore delegato con pieni poteri e due consiglieri, uno con delega sui contenuti editoriali e uno con deleghe finanziarie.

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