ADUC contro la censura: nessuno tocchi “Via col vento”

Il film “Via col vento” e’ stato ritirato dalla piattaforma HBO Max, vittima dell’ondata di proteste antirazziste che negli Usa si sono scatenate dopo l’uccisione da parte di un agente della Polizia di Minneapolis di George Floyd. La tormentata storia d’amore di Rossella O’Hara e Rhett Butler, ambientata negli anni della Guerra Civile, “e’ il prodotto del suo tempo” e “presenta alcuni pregiudizi etnici e razziali che sfortunatamente sono stati comuni nella societa’ americana”, ha spiegato un portavoce del servizio in streaming.
Peccato che proprio quei pregiudizi avevano iniziato a scalfire quel film che per primo aveva portato sul palco degli Academy Hattie McDaniel, migliore attrice non protagonista e prima afroamericana, a vincere un Oscar per il ruolo indicabile di Mami. Erano gli anni ’40 e visto che l’attrice era di colore, il produttore dovette chiedere un permesso speciale all’hotel in cui si teneva la cerimonia di consegna degli Oscar, ossia l’Ambassador di Los Angeles, per farla entrare e permetterle di ritirare la statuetta. Era in vigore, in quegli anni, la segregazione razziale, tanto che il tavolo dell’attrice fu sistemato lontano da quello degli altri membri del cast.
A quando toccherà la stessa fine per il Grande dittatore di Charlie Chaplin perché ridicolizza e sbeffeggia “soltanto” Hitler e Mussolini? E Lolita di Stanley Kubrick e’ forse un omaggio alla pedofilia? Probabilmente si salverebbe Morte a Venezia di Luchino Visconti perché l’oggetto del desiderio dell’uomo adulto e’ un ragazzo, e se si vietasse sarebbe omofobia…
“Dopotutto, domani è un altro giorno” avrebbe detto Rossella O’Hara. 
E speriamo sia migliore di oggi.

Donatella Poretti, consulente Aduc

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