Nadia Toffa: «Quarant’anni e le difficoltà della vita di ogni giorno»

La conduttrice de «Le Iene», che da quasi due anni sta lottando contro un tumore, è nata il 10 giugno 1979: «Sono stati anni ricchi di emozioni, ma le emozioni certo non finiscono qui. Affronto le mie difficoltà ogni giorno con il sostegno della mia famiglia e dei miei amici»

Nadia Toffa, nata il 10 giugno 1979 a Brescia, ha compiuto 40 anni. La conduttrice de Le Iene da quasi due anni sta lottando contro un tumore, scoperto dopo un malore improvviso nel dicembre 2017, una battaglia che terapia dopo terapia ha deciso di rendere pubblica. La conduttrice continua le cure e la vita normale, il più possibile; quando gli effetti collaterali, invece, si fanno sentire salta una puntata, rallenta.

E nel giorno del suo compleanno tondo, ha voluto condividere un nuovo post: «Ciao amici carissimi, finalmente ci siamo liberati dei primi 40 anni… ricchi di emozioni anche grazie a voi, ma le emozioni certo non finiscono qui», scrive. «Affronto le mie difficoltà ogni giorno con il sostegno della mia famiglia e dei miei amici».

Nadia ha scritto anche un libro, Fiorire d’inverno uscito lo scorso 9 ottobre per Mondadori, che per lei vuole essere un inno alla vita e alla lotta. «Vorrei dire alle persone che ci guardano da casa di non mollare mai perché non sono sole». Le è capitato anche di essere attaccata per aver definito la malattia «un dono», ha poi voluto precisare: «Ovviamente è una sfiga, ma che ho saputo trasformare in un dono», ha affermato, «per quel che riguarda la forza che ha saputo tirarmi fuori». Anche nei momenti più difficili, come la perdita dei capelli «Sì ma poi ricrescono, non si rimane pelati a vita»), le varie operazioni («Non sono guarita, sono qui viva e continuo le terapie»), affrontate il più possibile col sorriso.

Al suo fianco, ha spiegato più volte, ci sono gli amici, la mamma. C’era anche un uomo nella sua vita, ma la conduttrice ha deciso che poteva farne a meno perché un compagno dovrebbe essere anche una spalla, e nel suo caso così non è stato. «Beh l’ho lasciato perché non si è ricordato manco di un controllo; non mi ha mai accompagnata a una chemioterapia. Torno a ballare da sola. Decisamente!». E ancora: «Via tutti i rami secchi, avanti solo quello che ci fa stare bene e che sia positivo. Meglio soli».

Stefania Saltalamacchia, Vanity Fair

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