MEDIASET, CRESCONO I RICAVI: +9,4%

 

Rosso da 18 mln, ma senza Premium utile per 38,6 mln

Piersilvio-BerlusconiPrimo trimestre dell’anno in crescita per Mediaset e segnali per un’intera metà anno positiva, in attesa di registrare poi gli effetti delle operazioni straordinarie con Vivendi e Finelco, che daranno i propri frutti nel secondo semestre del 2016. Ieri il cda del gruppo presieduto da Fedele Confalonieri e guidato da Pier Silvio Berlusconi ha approvato la trimestrale che ha registrato ricavi consolidati per 786,1 milioni, in crescita del 9,4% su un anno prima. Al contrario di quanto accaduto spesso nel recente passato, è stata l’Italia ha dare un buon contributo in termini di crescita, con i ricavi a +11,6% per 556 milioni. Il merito, oltre alla raccolta pubblicitaria con un segno positivo da 11 mesi a questa parte (12 se si considera aprile), è di un fenomeno come Quo Vado di Checco Zalone che al botteghino ha superato i 65 milioni, ma in parte anche dell’incremento di ricavi di Premium. In particolare, la raccolta pubblicitaria lorda italiana nel trimestre è stata di 498,1 milioni, +2,8%, ma già con i dati di aprile si arriva nei quattro mesi a +4,7%. Lo scorso mese si è infatti avuto un vero exploit, +10,6%, un rimbalzo dovuto anche alla Pasqua che l’anno scorso è caduta ad aprile influendo negativamente sulla raccolta. Matteo Cardani, vice direttore generale di Publitalia, ha parlato di un buon inizio anche per maggio, ancora con un incremento da una cifra ma migliorabile nei prossimi 20 giorni, tutti dati questi che fanno ben sperare per il resto dell’anno. In Spagna (ricavi totali a 230,7 mln, +4,5%) dove la ripresa è cominciata da un po’, la raccolta è cresciuta fino a marzo del 2,6% a 222,2 milioni e si parla anche in questo caso di «un ritmo di crescita decisamente sostenuto ad aprile». Per quanto riguarda i margini, il risultato operativo di gruppo è più che raddoppiato, passando dai 44,6 milioni dello scorso anno agli attuali 105,4 milioni, con l’Italia che fa un salto ai 39,9 milioni dai 2,4 milioni precedenti. Il rosso, invece, è di 18 milioni di euro, rispetto all’utile da 600 mila euro del primo trimestre 2015. Scorporando però Premium, in procinto di passare a Vivendi, si arriva a un utile di 38,6 milioni, dal momento che la perdita della pay tv nel trimestre è di 56,6 milioni. Per quanto riguarda la cessione di Premium, il direttore finanziario Marco Giordani ha spiegato che ««c’è un via libera preliminare» dell’Antitrust, ma che deve essere confermato, mentre per vedere qualche risultato dell’operazione si dovrà aspettare a dopo l’estate. Nel frattempo, i risultati della pay «sono positivi e in linea con le attese, con una crescita dei ricavi del 20%» nei primi 4 mesi del 2016. Tornando ai conti del gruppo, cresce l’indebitamento, dagli 859,4 milioni di fine 2015 ai 908,1 milioni del 31 marzo, dopo l’investimento per il piano di riacquisto delle azioni in Mediaset España. I dati sono stati resi noti a mercati chiusi, ma comunque in loro attesa il titolo ha segnato un +1,24% a 3,918 euro.

ItaliaOggi

 

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