Neil Young, una nuova versione di ‘Shut it down’ per il coronavirus

Il cantautore canadese ha aggiornato il brano del suo ultimo album e realizzato un video diretto insieme alla moglie Daryl Hannah con le immagini della realtà di questi giorni. “Avremo successo lavorando insieme per il bene del nostro mondo, perché siamo tutti legati l’uno all’altro, appesi alla bilancia della natura”

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Era l’ottobre del 2019 quando Neil Young, nel suo album Colorado, cantava queste parole: “Devi chiudere l’intero sistema/La gente cerca di salvare questa Terra da una morte terribile/La gente cerca di vivere in un mondo che affronta questa minaccia… devi chiudere l’intero sistema/ È il solo modo in cui possiamo essere liberi/Devi chiudere l’intero sistema/Ricominciare e ricostruirlo per l’eternità”. Parole profetiche cantate in Shut it down, pochi mesi prima dell’inizio di questa incredibile e drammatica crisi. Young ha deciso di proporla di nuovo, ha chiamato i fedelissimi Crazy Horse (Billy Talbot, Ralph Molina e Nils Lofgren) e ha realizzato una nuova versione del brano, con un video, diretto da lui e dalla moglie Daryl Hanna, che mescola le immagini di Neil che canta e suona con la band con gli spezzoni della realtà da tutto il mondo, immagini delle strade deserte e delle persone con le mascherine, di medici e infermieri, di lavoratori e anziani, che ogni giorno lavorano per combattere l’epidemia.

Non poteva restare in silenzio Neil Young, lui che negli anni ha cantato la protesta, la rabbia, l’amore, lui che ogni volta che il mondo è stato attraversato da crisi e tensioni ha preso la sua chitarra e ha iniziato a scrivere, a cantare. Questa volta lo ha fatto recuperando un brano che solo pochi mesi fa aveva ipotizzato il “lockdown”: lui lo aveva fatto per mettere l’accento sui problemi portati dai cambiamenti climatici ma nel testo già sottolineava come una chiusura totale, uno stop al mondo necessario alla nostra sopravvivenza.

Young ha detto di essere stato spinto a pubblicare il video con la nuova versione dalle richieste dei fan, che riascoltando Shut it down ne sottolineavano l’attualità, la rilevanza. È vero, la canzone ha assunto oggi un altro significato, le parole di Young sembrano essere state scritte in questi giorni, accompagnate da una musica elettrica e forte, e il video non fa altro che collocare quelle parole nel contesto di queste incredibili giornate. Tra le immagini ci sono anche quelle dell’Italia, delle vie del centro di Roma deserte, degli italiani che cantano e suonano dalle finestre e dai balconi e quelle bellissime e drammatiche del Papa da solo nel centro di una piazza San Pietro totalmente vuota. “Mai prima d’ora nella storia dell’umanità siamo stati uniti come adesso”, ha scritto Young presentando la canzone, “usando i mezzi di comunicazione moderni per assicurarci che tutti capiscano la responsabilità che hanno nei confronti dei loro simili e che la continuità della vita dell’umanità dipende dalle azioni di ogni singola persona”. Ma non ha mancato di criticare anche i leader mondiali e in particolare Donald Trump, “che sono troppo vanitosi per indossare una maschera. Mettete via la vostra vanità per il bene dei vostri simili e indossate le mascherine per fermare la diffusione del virus”.

“Sono tempi incerti”, ha concluso, “Auguro a tutti che vada bene, mentre vi prendete cura di quelli che sono malati, dei giovani e agli anziani che amiamo così tanto. Mando i miei migliori auguri ai lavoratori degli ospedali e dei governi in tutto il mondo, a tutti gli scienziati che imparano e condividono con noi le soluzioni migliori per assicurare la sopravvivenza in questo momento di sfida per il mondo. Lavoriamo tutti insieme e rimaniamo fiduciosi, troveremo una soluzione. Con amore per tutti, in tutte le strade della vita, di tutte le posizioni politiche, di tutti i colori. Avremo successo lavorando insieme per il bene del nostro mondo, perché siamo tutti legati l’uno all’altro, appesi alla bilancia della natura”.

Repubblica

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