GIGI D’ALESSIO: “HO DETTO SÌ A MADE IN SUD, CON ME PUÒ DIVENTARE UN VARIETÀ”

Il cantante sostituità Gigi e Ross nella conduzione: il via l’8 marzo dall’auditorium della Rai

gigi-d-alessio_980x571A Gigi D’Alessio mancano gli sfavillanti varietà in bianco e nero degli anni Sessanta. Quelli con orchestra, ospiti glamour, belle donne e belle, pure, emozioni. E tanto buonumore. Perciò D’Alessio ha accettato alla fine la proposta della Tunnel produzioni: condurre, assieme all’effervescente e sensuale Fatima Trotta e a Elisabetta Gregoraci, signora Briatore, l’imminente edizione di “Made In Sud” al posto dei due storici conduttori, Gigi e Ross. “Made in Sud” nuova edizione partirà l’8 marzo, ancora su Rai Due. E ancora dal centro Rai di Napoli. Dall’auditorium di Fuorigrotta – lì dove era l’epicentro di “Senza rete” e di tante canzoni memorabili – fra poche settimane andrà in onda ogni settimana in diretta la trasmissione che da diverse stagioni sta portando in tutta la penisola un certo modo di far ridere alla napoletana. Cabaret di battuta, per i più. Comicità, per altri. «Finalmente realizzo un desiderio », commenta il cantante da Sanremo, appena terminate le prove della cover “L’immensità” di Don Backy con cui si è esibito ieri sera all’Ariston. «Riuscirò a realizzare un mix audace di sorrisi e canzoni», e ridacchia. «A dire il vero i sorrisi già ci sono. Io porterò tante canzoni: le mie e quelle di altrettanti colleghi».

I casting sono aperti?
«Assolutamente sì. Nei prossimi giorni lancerò un po’ di inviti e poi sceglieremo ospiti importanti da accogliere a Napoli ».
Ha paura, D’Alessio?
«E di che? So già che mi divertirò tantissimo. E credo davvero che diventerà una meravigliosa esperienza. Ero “cliente” del format televisivo. Da oggi divento protagonista dal di dentro ».
Quindi da telespettatore non perdeva una puntata di “Made In Sud” …
«Si tratta di una trasmissione per famiglie, fatta a Napoli. E fa bene a Napoli. È un momento che ti porta lontano dalla routine, mette buonumore. E con me e con la musica ora avremo un contenuto maggiore. Come accadeva una volta con quei bei varietà che non si fanno più da troppi anni».
Vuol dire che “Made In Sud” potrebbe andare in onda persino il sabato sera?
«Chi può dirlo. Perché no? Se saremo bravi …».
L’auditorium di Fuorigrotta era il regno di “Senza rete”: Sergio Endrigo, Gino Paoli, Little Tony, Mina, Nada. Modugno che intonava “’O cafè”.
«Ero piccolissimo, ma me li ricordo. Che bei ricordi. La trasmissione, va da sé, è anzitutto comica. Ma nella scia di quelle esperienze tenteremo di fare alcuni esperimenti».
Quanta musica napoletana riuscirà a portare in tv?
«Inviterò tutti perché la musica è una. Una soltanto. Volete capirlo oppure no? Il mio palco è aperto a chiunque. Sembriamo distanti, invece siamo tutti vicinissimi».
Tra i primi ospiti potrebbe esserci Clementino allora?
«Potrebbe. Come lui tanti altri che sto contattando già».
Anche i signori del dub, gli Almamegretta? Al Dopofestival era evidente la sua allegria nell’esperimento “’O Sarracino” di Carosone in versione reggae sul ritmo di Bob Marley.
«Appunto. Non c’è limite alla musica».
La sua canzone a Sanremo, “La prima stella”, sta piacendo in modo trasversale.
«M’aggio‘a preoccupà? Ho avuto persino i complimenti di Mika e di Ricky Martin. Mai incontrati prima. Ricky nel backstage mi ha detto “Hola maestro” e mi ha proposto una collaborazione. Io con il mondo latino ho feeling».
Gigi, chi vincerà il Festival di Sanremo?
«E che ne so. Le canzoni degli altri non sono riuscito a sentirle. Io canto il mio pezzo e vado via. Qui è un manicomio».

Gianni Valentino, Repubblica

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