Sean Penn dona l’Oscar a Zelensky: “Resterà a Kiev fino alla vittoria”

L’attore, tornato in visita in Ucraina, è stato premiato dal presidente con l’Ordine al merito di III° grado

Sean Penn ha supportato in maniera attiva Kiev fin dall’inizio del conflitto in Ucraina, schierandosi apertamente contro l’aggressione russa. L’attore americano è in visita in Ucraina per la terza volta durante la guerra e ha incontrato il presidente Volodymyr Zelensky, donandogli uno dei suoi Oscar: “Resterà qui fino alla fine della guerra”. Il presidente ha mostrato una targa che omaggia l’attore e regista nel centro di Kiev: “Ci sono tre posti che mi riempiono d’orgoglio: il luogo dove è nata mia figlia, il luogo dove è nato mio figlio e questo luogo”, ha detto Penn, emozionato.

LA “CONSEGNA” DELL’OSCAR” – “Questa volta il nostro incontro è stato speciale. Sean ha portato la sua statuetta dell’Oscar come simbolo di fede nella vittoria del nostro Paese. Rimarrà in Ucraina fino alla fine della guerra”, ha scritto lo stesso Zelensky su Telegram corredando il tutto con un video. Nelle immagini si vede Sean Penn porgere la statuetta al presidente ucraino spiegando il simbolo di quel gesto e che lui si sentirà “meglio a sapere che qui c’è un pezzo di me”. L’attore dice poi a Zelensky che potrà riportarglielo a Malibu dopo che avrà vinto la guerra.

UN RICONOSCIMENTO PER PENN –  Zelensky, dal canto suo, ha conferito a Penn l’Ordine al Merito dell’Ucraina. “È stato un grande piacere consegnare l’Ordine al Merito di III° grado a Sean Penn. Grazie per il sostegno sincero e il contributo significativo alla promozione dell’Ucraina nel mondo!”, ha spiegato il presidente sui social.

GLI OSCAR DI SEAN PENN – Sean Penn è stato nominato all’Oscar come miglior attore per ben cinque volte, vincendolo in due occasioni: nel 2004 per “Mystic River” di Clint Eastwood e nel 2009 per “Milk” di Gus Van Sant.

L’ATTORE PER L’UCRAINA – A febbraio Sean Penn si era recato in Ucraina per girare un documentario sui primi giorni dell’invasione russa (era stato già a novembre 2021 per preparare le riprese con incontri con le forze armate locali). Poi è stato costretto a evacuare, dirigendosi verso la Polonia, quando la situazione di sicurezza non ha permesso più il lavoro del set. Successivamente tramite i propri profili social ha sostenuto diverse campagne di raccolta fondi a favore di Kiev, come la “colletta” per equipaggiare l’esercito ucraino in maniera decisiva per terminare la guerra. L’attore, che ha esortato gli Stati Uniti a fare tutto il possibile per fermare Putin, ha anche dichiarato di aver pensato di unirsi alle forze ucraine per combattere contro la Russia. “Perché se sei stato lì non puoi non averci pensato” ha raccontato l’attore e regista alla rivista Hollywood Authentic.

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