«Ulisse» di Alberto Angela rimandato «per Covid». Ma sul web proteste e una petizione. Coletta: «Solo un piccolo ritardo»

La voce ufficiale parla di «rallentamenti per Covid», le voci ufficiose che si rincorrono sul web parlano di cancellazioni e posticipi dovuti agli ascolti non soddisfacenti. Al centro del caso c’è «Ulisse – Il piacere della scoperta», la trasmissione di divulgazione culturale condotta da Alberto Angela che va in onda il mercoledì sera su Rai1. O sarebbe meglio dire andava, visto che le ultime due puntate sono state spostate e, anziché andare in onda mercoledì 12 e mercoledì 19 maggio (sostituite da repliche di Montalbano), verranno trasmesse giovedì 27 maggio e giovedì 3 giugno. Un cambiamento di date e di giorno che ha messo in allarme i fan del programma, dopo le indiscrezioni pubblicate da Tv Blog secondo cui «Ulisse» sarebbe stato cancellato anche a causa dei bassi ascolti. In una nota pubblicata sui social, però, lo staff del programma rassicura il pubblico: nessuna cancellazione, solo ritardi dovuti all’emergenza sanitaria che stanno incidendo sulla messa a punto delle ultime due puntate: «Carissimi, abbiamo in serbo per voi nuove sorprese. Tutta la squadra del programma è al lavoro. L’emergenza Covid ci ha obbligati a rallentare il ritmo di produzione ma stiamo preparando le due ultime puntate della serie di quest’anno. Due puntate inedite, del tutto nuove», si legge. La prima puntata sarà dedicata a i santi Francesco e Chiara, continua il post. La seconda, alla crisi climatica. E la replica dell’episodio dedicato al Gattopardo che avrebbe dovuto andare in onda il 12 maggio «sarà recuperata il più presto possibile. Come potete immaginare, abbiamo lavorato in piena emergenza e stiamo ultimando le nuove puntate», conclude la nota. Le stesse rassicurazioni sono arrivate via Twitter anche dal direttore di Rai1 Stefano Coletta che scrive: «Solo un piccolo ritardo nella preparazione causa emergenza covid.Ulisse non si tocca e torna presto!». Nel frattempo, però, il pubblico del programma si è fatto sentire sul web, protestando contro la presunta sospensione e lanciando l’hashtag #IoStoConAlbertoAngela. Il direttore del Museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma Valentino Nizzo ha poi lanciato una petizione su Change.org per impedire la cancellazione del programma e «perché ci sia più cultura in Rai»

Corriere.it

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