Luca Barbarossa tra musica, tennis e incontri memorabili: “Panatta mi disse di andarmene!”

Luca Barbarossa tra musica, tennis e incontri memorabili: “Panatta mi disse di andarmene!”

Luca Barbarossa, in 62 anni di carriera, è stato cantautore, scrittore, conduttore, teatrante e perfino cameriere. In un’intervista al Corriere della Sera, ha ripercorso alcuni momenti chiave della sua vita, tra aneddoti divertenti e incontri con grandi personaggi, da Adriano Panatta a Diego Maradona, passando per Antonello Venditti e Gianni Morandi.

Il sogno del tennis e la frecciata (ironica) di Panatta

Prima di diventare musicista, Barbarossa ha coltivato la passione per il tennis, allenandosi con la leggendaria Wally San Donnino, la stessa insegnante di Adriano Panatta. L’ex campione era il suo idolo, ma l’incontro con lui fu… deludente:
“Io ero un infiltrato, nascosto dietro le quinte. Quando me lo ritrovai davanti, presi fiato per fargli la domanda della vita. Ma lui mi guardò e mi liquidò con un: ‘A ragazzì, che stai a ‘ffa, vedi d’annattene'”.

Quell’episodio segnò la sua consapevolezza di non poter diventare un tennista professionista, spingendolo invece verso la musica, suonando per strada con Mario Amici.

L’incontro con Venditti e la “sfida” musicale

Nel 1979, Barbarossa lavorò per un breve periodo come cameriere a Londra, riuscendo così a comprare la sua prima chitarra acustica. Tornato in Italia, si ritrovò a servire ai tavoli Antonello Venditti, Gato Barbieri e alcuni produttori.

Quando nel 1981 partecipò a Castrocaro, scelse di presentare “Roma spogliata”, un brano che voleva essere una risposta più cruda e problematica a “Roma Capoccia” di Venditti. Proprio il cantautore romano, dopo averlo ascoltato, gli disse: “Aho, bella ‘sta canzone”, e si offrì di incidere le parti di pianoforte nel brano.

Sanremo 1992 e il consiglio di Morandi e Dalla

La vittoria al Festival di Sanremo 1992 con “Portami a ballare” fu una sorpresa per lo stesso Barbarossa, che inizialmente avrebbe voluto presentare il brano più impegnato “Cuore d’acciaio”. A fargli cambiare idea furono Gianni Morandi e Lucio Dalla, che lo convinsero con un perentorio: “E togliti la puzza sotto al naso, forza”.

Maradona nascosto dietro l’impianto audio a un suo concerto

Un altro episodio memorabile riguarda Diego Armando Maradona. Nel 1987, anno del primo scudetto del Napoli, il Pibe de Oro espresse il desiderio di partecipare a un concerto di Barbarossa alle Terme di Agnano. Tuttavia, la sua presenza in pubblico era problematica a causa del fanatismo dei tifosi.

“Dove lo mettiamo?”, mi chiesi preoccupato. Così il mio manager ebbe un’idea: lo nascondemmo dietro l’impianto audio. Solo alla fine, sulle note di ‘Roma spogliata’, lo chiamai sul palco. Il pubblico impazzì in una follia collettiva”.

Curiosamente, non esistono foto di quella serata:
“Oggi tutti pensano a scattare foto, ma allora la gente si godeva il concerto e ascoltava la musica”.

 

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