«Bohemian Rhapsody»: da Sacha Baron Cohen a Rami Malek, com’è nato il film sui Queen

Bohemian Rhapsody sta incassando molto bene in tutto il mondo, ma ha avuto una genesi a dir poco travagliata. Già nel 2010 Brian May (chitarrista storico della band) aveva annunciato che ci sarebbe stato un film sulla loro storia. Allora, il candidato al ruolo di Freddie Mercury era Sacha Baron Cohen (molto somigliante al vero Freddie, in effetti) ma qualche anno e qualche sceneggiatura dopo, è uscito dal progetto. Non convinceva May e gli altri Queen rimasti e lui, Coen, pensava a un film molto più trasgressivo su Freddie: più sesso e droga, un po’ meno rock ‘n roll. Ed è invece sul rock ‘n roll che si concentra molto la versione finale (dopo un‘ipotesi in cui per il ruolo di Freddie era stato fatto il nome di Ben Whishaw, il Q di James Bond), con Rami Malek (Mr Robot). Ci sono intere scene in cui si spiega come sono nati riff di pezzi celeberrimi e di come vennero le idee di We will rock you o di Bohemian Rhapsody, con quel “Galileo” in falsetto infilato a tormentone. Anche la lavorazione del film con Malek non è stata priva di incidenti. Il regista Bryan Singer è stato licenziato dal set ( e poi riammesso), avrebbe litigato furiosamente con il protagonista e con altri interpreti. Alla fine, tutto si è risolto. E il film è anche un successo. The show must go on, come avrebbero cantano i Queen.

Paola Jacobbi, vanityfair.it

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