Vasco Rossi annuncia il tour 2023: al via a Bologna il 6-7 giugno | “Con Salerno ho un conto aperto dal militare”

Il rocker italiano si esibirà poi il 16-17 giugno all’Olimpico di Roma, il 22-23 giugno a Palermo e il 28 e 29 giugno, in chiusura, nella città campana

Vasco Rossi annuncia le date del suo nuovo tour durante la premiere a Roma del docufilm “Vasco live, Roma Circo Massimo”. “Si parte il 6-7 giugno 2023 – dice – allo stadio di Bologna, si parte da casa. Il nuovo tour sarà la prosecuzione di quello di quest’anno”. Il rocker italiano si esibirà poi il 16-17 giugno all’Olimpico di Roma, il 22-23 giugno a Palermo e il 28 e 29 giugno a Salerno. E sull’ultima città ha precisato: “Con Salerno ho dei conti aperti da quando facevo il militare, mi mandarono alla caserma di Salerno… ma il resto della storia non ve la racconto…”. Il fim su di lui, intanto, arriverà nelle sale il 14, 15 e 16 novembre.

Otto date nell’estate 2023 – Anche l’estate 2023 sarà, dunque, nel segno di Vasco. Il Blasco ha annunciato le otto nuove date in quattro città come “una prosecuzione del tour 2022”: il via allo stadio di Bologna il 6 e 7 giugno, poi l’Olimpico di Roma il 16 e 17 giugno, il Barbera a Palermo il 22 e 23 giugno, l’Arechi di Salerno il 28 e 29 giugno. “L’estate prossima i concerti ci saranno se non ci sarà l’olocausto nucleare. La musica leggera unisce e lavora per le forze del bene, ma temo che quelle del male siano superiori”, ha aggiunto Vasco.

Una festa nella festa. Comunque. Dopo il bagno di folla dei 140mila al Circo Massimo la scorsa estate, Vasco Rossi torna nella capitale per una tre giorni di “vacanze romane”. L’occasione è l’anteprima del film evento “Vasco Live, Roma Circo Massimo”, che sarà poi in 300 sale il 14, 15 e 16 novembre.

“Non si festeggia mai abbastanza dato quello che si soffre nella vita – dice Vasco, arrivando al cinema Moderno atteso già da ore da decine di fan -. Trovo giusto festeggiare, siamo usciti da due anni terribili, dobbiamo ricominciare a vivere. Volevo fare una battuta: vado al massimo, vado al Circo Massimo“, scherza il Kom, che avverte di essere già pronto a far ripartire il Vasco Live.

D’altronde, “quelli dell’anno scorso sono stati i concerti più intensi che abbia mai vissuto, anche perché dopo due anni di pandemia…sono stati due anni terribili e quindi dopo… poter ricominciare ad abbracciarci… c’era un grande entusiasmo”, ha esordito Vasco Rossi incontrando i fan e il pubblico durante la premiere del docufilm “Vasco live, Roma Circo Massimo”.

Il film ripercorre la musica e l’emozione del Live dei record al Circo Massimo, con 140.000 spettatori che hanno invaso l’arena romana l’11 e 12 giugno scorsi. “Portiamo un po’ di gioia anche al cinema, dopo due lunghi anni di stop da pandemia. Siamo usciti da due anni terribili, dobbiamo ricominciare a vivere”, ha aggiunto Vasco.

“L’anno scorso di questi tempi – ha ricordato – non sapevamo nemmeno se ci sarebbe stato il tour. Abbiamo portato un po’ di gioia. Gli artisti fanno questo. Ed è importante anche ora, in questo momento così buio e terribile della storia dell’umanità, con la guerra e l’incubo di un disastro nucleare. La musica può portare gioia e tenere la testa in un’altra dimensione”.

Gli onori di Roma – Dopo l’anteprima al cinema, Vasco mercoledì è atteso in Campidoglio dal sindaco Roberto Gualtieri per ricevere la Lupa d’oro. “Sono orgoglioso di questo riconoscimento che metterò insieme agli altri. Sono commosso, sul serio, – ha commentato – anche la motivazione è bella e commovente. Roma? E’ una città straordinaria per noi che veniamo da fuori, la città eterna”.

Il rocker ha anche ricevuto altri riconoscimenti: per il mega concerto di Trento, al quale hanno partecipato 120mila persone e per il tour con più spettatori dell’anno: 701mila. “Ancora una volta stato il mio, magari è stata l’ultima volta e me la godo così. E’ stato uno dei tour più attesi che abbia mai vissuto, dopo due anni di pandemia. Ho provato sensazioni belle, ma anche di spavento”, dice prima di lanciare la sua frecciatina: “Tutti sold-out, ma non lo diciamo più, perché oggi fanno tutti sold-out. Un po’ maliziosamente… ma chissenefrega”. 

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