Diaco, a Ti sento seguo i tempi dell’essere umano

Riparte su Radio2 e Rai2. Tra ospiti Spinazzola, Cuccarini, Koll

Foto: Federico Guberti

Interviste che creano una dimensione avvolgente per chi si racconta e chi ascolta, guidate da suoni, canzoni, suggestioni, immagini, colori. Sono il cuore di Ti sento, il programma di Pierluigi Diaco, che dopo aver debuttato con un primo ciclo di tre mesi nella scorsa stagione su Rai2, ha esordito in estate anche in radio da fine giugno e fine luglio.
Per la nuova stagione il ritorno è doppio: dal 13 settembre su Radio2 (anche in video su Rai Play) tutti i giorni dalle 20 alle 21 e da martedì 14 settembre in seconda serata su Rai2. “La velocità dell’era digitale ha tanti vantaggi, ma l’essere umano ha tempi diversi, e io cerco di fare una tv e una radio che assomiglino ai tempi dell’essere umano” spiega Diaco all’ANSA. Ti sento “è nato come una provocazione, voler portare una partitura radiofonica dentro il mezzo televisivo e le puntate in tv hanno avuto ascolti felici per la seconda serata.

Poi con Paola Marchesini direttrice di Radio2 e Roberto Sergio, direttore di RadioRai abbiamo parlato della possibilità di portarlo in radio, e abbiamo fatto lo spin off estivo, che è stato per me anche il ritorno dopo un po’ di anni a Radio2, il posto dove mi sono innamorato del mezzo e mi sono formato radiofonicamente” . In radio il 13 settembre il primo ospite sarà Giovanni Minoli “che rappresenta uno stile e un modo di fare questo mestiere”.
Tra i primi ospiti su Radio2, anche Francesco Piccolo, Sandra Milo, il giornalista Fabrizio Roncone. Il venerdì invece la puntata è dedicata agli ascoltatori, “che durante la settimana sono invitati a mandare dei suoni evocativi che ricordano dei momenti di vita vissuta”. Su Rai2 invece dal 14 “facciamo un ciclo di otto puntate e partiamo con un’esclusiva, l’intervista con il calciatore simbolo della Nazionale che si è infortunato, Spinazzola”.


Nella scelta degli ospiti Diaco ha regole chiare: “Non amo prendere artisti in promozione, mi piace l’idea di entrare e investigare nell’animo, nel vissuto della persona. E’ una scelta sempre basata sull’empatia che si può instaurare e con la possibilità di racconto”. Tra i protagonisti del ciclo televisivo anche Lorella Cuccarini e “il grande ritorno di Claudia Koll, che da molti anni non parla in tv. Era un’intervista che volevo fare da tempo, perché la sua è una storia pura e sincera con un percorso molto personale, vissuto con grande sobrietà”. Poi, fra gli altri, Rocco Siffredi, Lino Banfi, Manuela Arcuri e “una madre e una figlia, Ornella Muti e Naike Rivelli”.
Nella versione televisiva anche quest’anno ci sarà un disegnatore, Andrea Camerini, che con le sue immagini create in tempo reale, ispirandosi alla conversazione con l’ospite, darà forma alla scena “che è un ciclorama, avvolge lo studio”. A guidare il dialogo ci sono suoni evocativi che l’ospite non si aspetta: “Io non ho tesi precostituite e non mi piacciono le interviste concordate. Per me per fare bene questo lavoro serve spontaneità – spiega -. In tempi come quelli che viviamo, con i social, fiera della vanità e dell’invidia sociale, fare un tipo di radio e di televisione distesa, lenta, non con logiche da talk show, ma ascoltando veramente la storia di una persona, tentando di raccontarne le corde più profonde, è una cifra che mi appartiene e che penso possa appartenere a una buona fetta di pubblico”. Nell’estate del 2022 “festeggerò 30 anni di radio, avendo cominciato a 14 anni a Italia Radio” e Ti sento è il programma “che credo mi assomigli di più – sottolinea -. Mi riporta alla serenità conquistata a 44 anni, dopo un percorso fatto di alti e bassi, di gioie, di errori. Credo che la vita professionale non potesse farmi regalo migliore che insegnarmi quanto sia importante l’arte dell’ascolto. Naturalmente è un regalo arrivato anche grazie all’analisi e alla mia serenità affettiva, al legame con Alessio”. Ha già qualche idea per i futuri ospiti del programma? “Guardando le immagini arrivate da Kabul, mi piacerebbe moltissimo intervistare un militare che sia stato per tanti anni in Afghanistan… ci sto lavorando”.

Ansa.it

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