Tom Holland dopo l’ultimo film deciderà di fermarsi per dedicarsi alla salute mentale

Tom Holland abbandona il set… per un po’: “Mi fermo per un anno, dopo l’ultimo film sono distrutto psicologicamente”, ha rivelato l’attore, 27enne, protagonista di film di successo come “Spider-Man: No Way Home” e “Uncharted”. Il film che avrebbe “distrutto” la star britannica è la miniserie “The Crowded Room”, thriller psicologico, nel quale ha interpretato il ruolo principale e di cui è anche co-produttore.

a serie In un’intervista con ExtraTV, Tom ha detto che dopo aver lavorato sul set di “The Crowded Room” aveva assolutamente bisogno di prendersi un po’ di pausa. Nella serie tv, tratta dal libro “Una stanza piena di gente”, di Daniel Keyes, la cui storia si ispira a fatti di cronaca veramente accaduti, il giovane attore interpreta Danny Sullivan, un giovane che viene arrestato perché sospettato di aver commesso un crimine agghiacciante. Durante i colloqui e le interviste con una detective, interpretata da Amanda Seyfried, vengono a galla lentamente dettagli sulla sua fragile psiche.

Il film ripercorre la storia vera di Billy Milligan, arrestato alla fine degli Anni 70 per il rapimento di tre studentesse. E che poi è stato assolto per infermità mentale (è stata la prima volta negli Stati uniti), dopo che gli fu diagnosticato un disturbo di personalità multipla. Pare che in Billy convivessero ben 24 diverse personalità.

La salute mentale “Imparare a conoscere la salute mentale e il suo potere, parlare con gli psichiatri… è stato qualcosa di molto istruttivo per la mia vita”, ha detto l’attore, che lo scorso anno aveva chiuso i suoi profili social scrivendo che rappresentavano un pericolo proprio per la sua salute mentale: “Spero che sia altrettanto istruttivo per le persone e che tutti possano capire davvero l’importanza della salute mentale, delle nostre lotte interiori e della nostra incredibile capacità di sopravvivere”.

E ha aggiunto, ricordando il periodo trascorso sul set nel doppio ruolo di attore e producer: “Sicuramente è stato un periodo difficile. Abbiamo esplorato alcune emozioni che sicuramente non avevo mai provato prima, e poi, essendo un produttore, affrontando i problemi quotidiani che derivano da qualsiasi set cinematografico, ho aggiunto un livello extra di pressione a quello già esistente”.

Pur riconoscendo di aver già vissuto periodi di duro lavoro e di essersi comunque divertito molto girando “The crowded room”, Holland ammette però: “Il film mi ha spezzato. È arrivato un momento in cui ho pensato, ‘Ho bisogno di una pausa”.

Ad Entertainmet Weekly Holland ha detto di recente che dopo nove mesi dalla fine delle riprese ha avuto talvolta difficoltà a distinguere tra se stesso e il suo personaggio Danny Sullivan: “Vedevo me stesso in lui, ma nella vita reale”.

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