Ascolti tv, Raspelli domina la domenica

(di Tiziano Rapanà) È sempre più Raspellimania, come Hulk, ma senza l’eccesso circense tipico del wrestling. Il sor Edoardo, principe della gastronomia televisiva (nell’affabulazione divulgativa e nel pescare il meglio dal possibile prodotto mangereccio), è sempre più il beniamino del pubblica. In diretta o in replica, Raspelli macina successi. La gente lo vede in tv e lo segue, non esce. Niente passeggiate domenicali al parco o aperitivi al bar con olive e arachidi, tutti in casa in attesa di Edoardo che spiega, racconta e si appassiona a parlare di cibo e ristoranti. 11% di share, questa è la cifra incredibile di una replica di Melaverde, Canale 5, datatissima (correva l’anno 2010) con protagonista Raspelli narratore del lardo di Arnard. E ancora: 2,5% di share, l’altro risultato di O anche no, per Rai 3, (la trasmissione sui disabili che vede, in partecipazione straordinaria, Raspelli osservatore dell’accessibilità dei ristoranti per tutti). Passano gli anni, l’affetto del pubblico è lì a risplendere tra le stelle che non sono cadenti ed illuminano un cammino lungo e faticoso di un agire televisivo spontaneo e nemico di ogni nefandezza acchiappashare. L’etica del cronista della gastronomia di non rifilare sòle ha prodotto risultati. Il pubblico lo capisce e regala fedeltà. La tv del buon gusto esiste ed è cercata, Raspelli è (forse inconsapevole) il faro. Da parte sua, nessun pavoneggiamento solipsistico che è postura tipica degli intellettuali. Per fare cose di valore, basta la semplicità. La lista di bizzarrìe da épater le bourgeois la potete pure gettare nel gabinetto.

tiziano.rp@gmail.com

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