Un gorilla salva la famiglia di Matano

Nel film di Miniero, Cristiana Capotondi, Petrolo e Scianna

‘Attenti al gorilla’ di Luca Miniero con Frank Matano e Cristiana Capotondi, film che ricalca il titolo di una famosa canzone di Fabrizio De André (a sua volte ripresa da Georges Brassens), è una rumorosa commedia con protagonista la forza terapeutica degli animali, tanto più se è quella del più umano di loro: il gorilla. Il film, in sala dal 10 gennaio distribuito da Warner Bros, con Lillo Petrolo, Francesco Scianna, Diana Del Bufalo e la voce fuori campo (quella del gorilla) di Claudio Bisio, ha come protagonista Lorenzo (Matano), un avvocato sull’orlo del fallimento professionale e familiare. La moglie Emma (Capotondi) con la quale ha tre figli adolescenti (tra cui due gemelle) vuole solo una cosa da lui: la firma che le permetta il divorzio e la possibilità di sposare la sua nuova fiamma (Scianna). Ma Lorenzo rimanda. Nel frattempo, però, nella sua casa, dove è sempre presente il suo impacciato e mamma-dipendente amico Jimmy (Petrolo), è letteralmente piombato un ingombrante gorilla ‘filosofo’ che lui ha salvato dallo zoo grazie a una causa. Lentamente l’animale, che aspetta come un migrante rifiutato di tornare in Africa, ricucirà tutte le ferite di questa famiglia piuttosto complicata. “Intanto è una storia vera accaduta in America – spiega a Roma Miniero, regista e co-sceneggiatore con Giulia Gianni e Gina Neri -. Il film, girato a Salerno, è sia per i bambini che per i genitori – aggiunge -, insomma è per tutta la famiglia e parla anche di accoglienza e ricostruzione”. “Il gorilla del film – dice Frank Matano, youtuber e personaggio tv confermato per il quarto anno nella giuria di Italia’s Got Talent, – è come il veicolo che scoperchia gli istinti primitivi soppressi ed è anche colui che insegna al mio personaggio a crescere i suoi cuccioli”. Matano, che insieme a Petrolo (il Lillo che fa coppia con Greg) è il vero motore comico di questa commedia, non ha mancato in ‘Attenti al gorilla. Quando la famiglia è una giungla’ (questo il titolo completo), di improvvisare. “Luca Miniero – dice – è molto spiritoso e sul set io e Lillo ci confrontavamo su come fare alcune scene e poi ne parlavamo con lui che era sempre disponibile”. Dice infine Cristiana Capotondi sul valore aggiunto degli animali: “Sono cresciuta con tanti cani che sono molto utili per l’educazione dei bambini. Prendersi cura degli animali domestici – aggiunge l’attrice – è un viatico per una buona educazione ed è certo, come capita nel film, uno stimolo per i figli del protagonista a frequentare di nuovo il loro papà”.

Francesco Gallo, Ansa

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