30 ANNI ESATTI DI CRITICA GASTRONOMICA

CORINF PAGINA FACCINO NERO compressaEdoardo Raspelli ricorda il 24 gennaio 1985 ed il suo primo articolo sul quotidiano di Torino La Stampa. Era un inserto di 4 pagine, cialis lo aveva ideato il direttore di allora,Giorgio Fattori, e lo curava un grande giornalista di origine lombarda,Franco Pierini,un grande passato al Giorno: fu sul Tutto Dove del quotidiano di Torino La Stampa che esattamente 30 anni fa,venerdì 24 gennaio 1985,apparve il primo articolo di Edoardo Raspelli per il quotidiano che allora era in via Marenco 32.

Il”cronista della gastronomia” esordiva con un”pastone”sui migliori ristoranti della Valtellina.
Un anno dopo,sotto la direzione di Gaetano Scardocchia,il 3 aprile 1986, l’articolo singolo si trasformò in una mezza pagina,accanto alle ricette del patron del San Domenico di Imola,Gianluigi Morini.
Edoardo Raspelli dava voti assai positivi a Lio Pellegrini di Bergamo ed allo Squalo Charlie di Lido di Camaiore(da tempo scomparso).
L’11 febbraio del 1996 poi,direttore Ezio Mauro, nasceva la critica agli alberghi:accanto al racconto sul ristorante Bivio di Quinto Vercellese,la stroncatura del celeberrimo Grand Hotel Excelsior di Roma,in via Veneto, il simbolo della Dolce Vita.
La critica gastronomica vera e propria,però,quella dedicata al cibo, Edoardo Raspelli l’aveva inventata anni prima. A 20 anni aveva cominciato a scrivere sul Corriere della Sera, a 22 era entrato nella cronaca del Corriere d’Informazione,l’edizione pomeridiana del quotidiano di via Solferino, ed aveva seguito tutti gli Anni di Piombo di Milano,dal caso Feltrinelli all’omicidio del commissario Luigi Calabresi.
Su ordine del direttore di allora,Cesare Lanza, il 10 ottobre del 1975,quarant’anni fa, nasceva la pagina dei ristoranti dove,il 7 febbraio del 1996, apparve il”Faccino nero”dedicato al ristorante peggiore della settimana(il ristorante Gori di via Sammartini,a Milano).
In mezzo ad un giornalismo che fino ad allora era solo encomiastico,dove i voti negativi erano impossibili,nasceva la vera e propria critica gastronomica italiana,sul modello,del resto,di quanto già facevano in Francia,da alcuni anni,Henry Gault e Christian Millau.
Il loro esempio, quello del duo francese,sarebbe poi continuato anche sulla”loro” Guida dell’Espresso fino al 2002 quando il posto di curatore che era di Edoardo Raspelli venne preso da Enzo Vizzari ed i voti negativi sparirono anche dalla guida.

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