Il dramma personale di Victoria dei Maneskin e la morte di sua mamma raccontata da nonna Elin Uhrbrand

L’american dream che ha superato le più rosee aspettative, le classifiche di Spotify e Billboard che sanciscono un successo senza precedenti, la credibilità sui palchi di tutto il mondo e il bollino di approvazione in ogni idioma conosciuto. I Maneskin hanno vissuto un anno d’oro e questo non si discute ma non mette un velo a tutto quello che c’è stato prima. La gavetta, le porte in faccia, il secondo posto a X Factor e i drammi personali.

Se Damiano David ha sempre tenuto per mano la fidanzata Giorgia Soleri nelle sue battaglie per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle malattie femminili croniche e invalidanti, il più grande dolore di Victoria De Angelis è legato alla morte di mamma Jeanett.

La bassista dei Maneskin, proprio parlando con Elle lo scorso maggio aveva fatto riferimento a un periodo buio trascorso intorno ai 14 anni in cui ha fatto la conoscenza di ansia e attacchi di panico. “Ero una ragazza spensierata, poi mi sono ritrovata a non voler più uscire di casa, ho perso un anno di scuola. C’era qualcosa di rotto in me e non sapevo come ripararmi”, ha raccontato, “prima me ne vergognavo, ora non ho più bisogno di nasconderlo. Ne sono uscita grazie a una terapia, alla famiglia e agli amici, ma è comunque da sola che impari a gestire certe voragini”.

La nonna materna di Vic, Elin Uhrbrand, ha messo altri tasselli al puzzle parlando apertamente di quella voragine: la morte prematura della figlia e mamma della giovane. “Mia nipote Victoria ha sofferto molto, ha visto morire la sua mamma. Jeanett, mia figlia, quando ha capito che avrebbe perso la battaglia contro il male che la stava consumando chiese di andare in Danimarca”, ha raccontato al settimanale Di Più, “Victoria volle seguirla e le rimase vicino fino alla fine”. Il più grande rimpianto? “Mi dispiace tanto che mia figlia Jeanett non abbia potuto vedere il successo che Victoria sta riscuotendo in tutto il mondo insieme con i Måneskin”.

Una giovane donna che si è trovata ad affrontare troppo presto una delle sofferenze più grandi. “Aveva solo 15 anni. Per tre mesi ha vegliato sulla sua mamma, per tre mesi le ha tenuto la mano. Fino all’ultimo giorno. Fino a quando le ha detto addio. È stato terribile”, ha spiegato sempre nonna Elin che non vede l’ora di riabbracciare la nipote per le feste di Natale in Danimarca. Terra a cui Victoria è molto legata, cultura che le scorre nelle vene e da cui ha scelto il nome Maneskin (chiaro di luna ndr) che ci piace pensare essere un omaggio proprio a mamma Jeanett.

Elle.com

Torna in alto