ATTUALIZZANDO… DA BENIGNI A TOTTI, LA LIBERTÁ DI SCHIERARSI

benigni_tottiSi fa presto a dire, come faccio io da molti anni, di considerarsi un liberale assoluto. In realtà, si scoprono confini complicati, intrecci di diritti, sovrapposizioni. Ci sono stati, negli ultimi giorni, due episodi che hanno suscitato scalpore. Roberto Benigni, sostenitore da sempre (non è il solo) che la nostra Costituzione sia “la più bella del mondo”, inaspettatamente ha rilasciato un’intervista (bruttina) a Ezio Mauro per “La Repubblica”, dichiarando che gli articoli siano modificabili, come previsto dalla stessa, non più sacra, carta varata dai padri della patria repubblicana. Dopodiché, su Raiuno, è andato in onda un curioso pasticciaccio: la replica di una magnifica performance di Benigni – artista di eccezionali qualità – in cui veniva esaltata la più bella del mondo, preceduta però da un aggiornamento in cui Roberto sosteneva la necessità e il diritto di cambiamenti (“un paradiso da cui non si possa uscire diventa un inferno”).
Francesco Totti, dopo il primo voto per le elezioni del sindaco di Roma, davanti al ballottaggio tra Virginia Raggi e Roberto Giachetti, ha detto che darà il suo voto al rappresentante del pd perché, da sportivo, considera positivamente la sua dichiarazione a favore della realizzazione delle Olimpiadi nel 2024 a Roma. Il suo endorsement è stato ripreso da telegiornali, giornali e web con clamore, come notizia di grande interesse.
Cominciamo col dire, chiaro e forte, che Benigni, Totti, come chiunque altro personaggio famoso o sconosciuto che sia, ha il diritto di esprimere come voglia il suo parere. Imbarazzante, anzi spiacevole, la scelta della Rai di proporre il nuovo exploit di Benigni: di fatto ha assunto la valenza di un pesante, imponente pronunciamento a favore del sì chiesto da Renzi sul referendum, senza un bilanciamento, senza rispetto verso coloro che optano per il no.

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