Lollo denuncia Chxcco (Francesco Pecoraro): streamer smascherato per molestie su minorenne

Lollo denuncia Chxcco (Francesco Pecoraro): streamer smascherato per molestie su minorenne

Un messaggio privato che ha acceso la miccia

Tutto è iniziato quando Lollo, popolare content creator, ha ricevuto un messaggio privato sul suo secondo profilo Instagram da una ragazza di 19 anni. La giovane gli ha raccontato come, un anno e mezzo fa, sua sorella quattordicenne fosse stata contattata in modo inappropriato da Francesco Pecoraro, noto online come Chxcco. Lo streamer, dopo aver iniziato i contatti su Instagram, aveva spostato la conversazione su Telegram, sfruttando le chat che si autodistruggono per proporre giochi a sfondo sessuale.

La reazione di Lollo e il ruolo della community

Scosso dalla denuncia, Lollo ha deciso di sospendere momentaneamente la serie con cui stava promuovendo nuovi content creator, per informare la sua community e portare alla luce il caso. Insieme al fratello itsniko17 e allo streamer Japaf, ha condotto delle indagini private, confrontandosi anche in live con lo stesso Checco, che alla fine ha ammesso le sue colpe.

Il confronto in diretta e le conseguenze

Durante una diretta, Lollo ha notato la presenza di Checco tra gli utenti collegati e lo ha affrontato apertamente. Questo ha portato lo streamer coinvolto a contattare Japaf, confessando quanto accaduto. Dopo il confronto, Checco ha chiuso i suoi profili social, mentre la vicenda ha continuato a fare il giro della rete grazie anche ai contributi di itsniko17 e Japaf.

Le sfide e l’importanza della denuncia

Secondo Lollo, una delle maggiori difficoltà in casi simili è la reticenza delle vittime a denunciare, spesso a causa di pressioni psicologiche. Il content creator ha voluto lanciare un messaggio chiaro: «Andate a denunciare, vi prego, fatelo». Il suo impegno è stato fondamentale per incoraggiare le vittime a farsi avanti, in un contesto in cui, purtroppo, le denunce sono ancora troppo rare.

Le prospettive future

L’impatto positivo dell’inchiesta di Lollo si riflette nell’aumento di consapevolezza all’interno della community online. Il caso ha messo in luce la necessità di maggiore responsabilità tra gli streamer e ha dato forza a chi teme di esporsi. In futuro, ci si aspetta un impegno ancora più concreto per proteggere le persone più giovani e per promuovere un ambiente digitale sicuro.

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