“Aladdin”, il clamoroso ritorno di Gigi Proietti: stavolta doppierà il sultano di Agrabah

Attore di teatro e di cinema, regista, doppiatore e cantante, insegnante, Gigi Proietti è un artista eclettico (è considerato da molti l’erede artistico di Ettore Petrolini). Nella sua carriera ha vinto un Nastro d’argento come miglior attore per Febbre da cavallo nel 2003 e un Nastro d’argento per il miglior doppiaggio di Robert De Niro nel film Casinò, tuttavia il suo lavoro più celebre come doppiatore resta forse quello del primo Rocky del 1976, in cui diede il suo timbro vocale a un esordiente Sylvester Stallone (“Adriana…”)  ma anche il Dustin Hoffman di `Lenny’ . Ad aprile l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata gli ha conferito il titolo di Professore Emerito honoris causa. Sarà la voce italiana del Sultano di Agrabah nel nuovo film Disney live action Aladdin, nelle sale italiane dal 22 maggio.
Oltre 25 anni fa Proietti, ad oggi uno dei più grandi attori italiani, prestò la sua inconfondibile voce al Genio della Lampada (nella versione americana era quella del compianto Robin Williams) nel classico dell’animazione.

   L’attore romano torna protagonista anche nella versione del film diretta da Guy Ricthie con Mena Massoud nel ruolo dell’affascinante furfante Aladdin, Naomi Scott in quello della bellissima e indipendente principessa Jasmine e Will Smith nei panni dell’incredibile Genio con il potere di esaudire tre desideri per chiunque entri in possesso della sua lampada magica.
Raggiunto al telefono dall’ANSA, Proietti sul suo personaggio dice: “confesso che rispetto al film d’animazione del 1992, ho fatto meno fatica, lì doppiavo il genio che di fatto è il vero mattatore del film e cantavo a pieni polmoni. Ma in questa versione live action di Ricthie mi sono divertito assai. Il sultano è un uomo buono ma anche autoritario. Quello che posso dire è che oggi c’è molto bisogno di favole e questa è senza dubbio la più classica, traendo ispirazione da Le Mille e una Notte, arricchita da una tecnologia incredibile”. Proietti confessa che non gli dispiacerebbe allestire un spettacolo non tanto su Aladin ma proprio su Le mille e una Notte, “ma è un sogno, ci vorrebbe un teatro all’altezza”. Al Globe Theatre (il teatro elisabettiano dentro Villa Borghese, a Roma, da lui creato e diretto) “Non è troppo piccolo, ce ne vorrebbe uno di altre dimensioni di mia proprietà, ma tanto sono sempre gli stessi i titolari, quelli che decidono cosa mandare in scena. Comunque al Globe questa estate ricominceremo con le riprese di un nuovo allestimento. Il problema sono gli attori che spesso nel periodo estivo sono impegnati sul set di fiction o cinema”. Ritornerà a girare una nuova stagione di Una pallottola nel cuore o ha nuovi progetti tv?: “Vedremo ho degli incontri in Rai la prossima settimana ma non ho nessuna proposta concreta”, risponde lui. “Faccio sempre i soliti discorsi, e anche se ormai può sembrare una battaglia persa, non mollo -aggiunge- chiudono i teatri come i cinema, proprio in un momento in cui nulla potrebbe essere più aggregante del teatro, da vedere ma anche da fare”. Il cast del film vede inoltre la presenza di Marwan Kenzari nel ruolo dello stregone Jafar, mentre Navid Negahban è il Sultano (doppiato da Proietti), Nasim Pedrad è Dalia, la migliore amica e confidente della principessa Jasmine, Billy Magnussen interpreta il principe Anders, il bellissimo e arrogante pretendente di Jasmine, e Numan Acar è Hakim, braccio destro di Jafar e capitano delle guardie del palazzo. La colonna sonora è composta dall’otto volte Premio Oscar Alan Menken (La Bella e la Bestia, La Sirenetta), che comprende nuove versioni dei brani originali scritti da Menken e dai parolieri, vincitori dell’Oscar, Howard Ashman (La Piccola Bottega degli Orrori) e Tim Rice (Il Re Leone), oltre a due brani realizzati dallo stesso Menken e dai compositori vincitori dell’Oscar e del Tony Benj Pasek e Justin Paul. La produzione ha girato diverse scene in Giordania nei meravigliosi panorami desertici del Wadi Rum e del Wadi Disi, le stesse location in cui fu girato Lawrence d’Arabia. La Caverna delle Meraviglie è stata creata attraverso una combinazione di set pratici ed effetti visivi. Gli interni della caverna sono stati costruiti nei teatri di posa dei Longcross Studios e comprendevano un’enorme testa di leone scolpita all’ingresso della caverna e alcune formazioni di roccia artificiali ricoperte di gioielli e tesori vari.
 Proietti durante il suo show “Cavalli di Battaglia” andato in onda in prima serata su Rai1, aveva cantato, completamente in live, “Un Amico come me”, la canzone che il Genio intona per presentarsi ad Aladdin, nella Caverna delle meraviglie.
Tornerebbe a fare uno show su Rai1? “Un tempo – replica – questi programmi duravano un’ora. Adesso tre. L’ultima volta ho dato fondo praticamente a quasi tutto il repertorio della mia carriera. Mai dire mai”. Ma un progetto cui tiene davvero in questo momento Proietti lo ha? “Si, mi piacerebbe riaprire la mia scuola di recitazione. La organizzerei in modo diverso, ma oggi le esigenze sono altre, il mestiere è cambiato, si è evoluto, bisogna saper far tutto e bene, anche ballare e cantare, ma soprattutto essere professionisti al 100%. Poi servono gli spazi adeguati, non gli scantinati. Ma è un un’idea forte, che sento molto”. Sappiamo che è andato a votare alle primarie: “Io voto tutto, finchè è un diritto, ci mancherebbe”. Senta ma la Roma come la vede ora con Ranieri?: “Domenica, era meglio che non la guardavo la partita. Ma lui è bravo poveretto in poco tempo i giocatori ci sono, la squadra c’è e poi… non si capisce. Ci sono rimaste tre giornate. Non dico nulla per scaramanzia”.

Nicoletta Talberlich, ANSA

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