Alberto Angela, il paleontologo diventato star dei social: “La popolarità non era prevista”

Il divulgatore scientifico compie 58 anni e festeggia il compleanno l’8 aprile riproponendo su Rai 1 ‘Stanotte a San Pietro’, una delle puntate più suggestive tra i tesori del Vaticano

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Ha fatto della discrezione il suo marchio di fabbrica: se per lui il mondo non ha segreti, della sua vita ha svelato poco. Alberto Angela, il divulgatore scientifico (con il padre Piero, amatissimo) più popolare della tv, compie 58 anni. Li festeggia in tv su Rai 1 con la riproposta di Stanotte a San Pietro dove in cui Angela compie un viaggio all’interno del Vaticano. Uno scrigno di tesori d’arte, religione e cultura, reso ancora più maestoso e suggestivo dalla notte. Senza le folle dei turisti, finalmente le opere d’arte potranno parlare e raccontare i segreti di una bellezza che incanta da secoli.

Tutti abbiamo negli occhi le immagini potenti del Papa in una piazza San Pietro deserta, che non dimenticheremo neanche quando l’emergenza sarà finita. In questo viaggio nella grande bellezza, visita la cupola di San Pietro, racconta i segreti della Pietà di Michelangelo, degli affreschi della Cappella Sistina, e fa scoprire i giardini e i luoghi normalmente chiusi al pubblico come l’Archivio segreto, la gendarmeria, la caserma delle Guardie Svizzere.

Alberto Angela ammette di essere stato fortunato, ha fatto della sua passione il suo lavoro. Una vita in giro per il mondo, ha raccontato come da ragazzino considerasse il padre come il suo Salgari, lo affascinava con il racconto dei suoi reportage. Ma Alberto (che somiglia molto alla madre Margherita, ballerina classica che lasciò la Scala per sposarsi) diventa paleontologo e per una decina d’anni è impegnato in attività di scavo e di ricerca sul campo in Africa, Oman, Mongolia. “Il brivido di un sito archeologico non è paragonabile a nulla” ha spiegato “lì c’è il fascino, mistero, attesa; c’è la sensazione di ritrovare un percorso momentaneamente sepolto e tu sei il ricercatore in grado di ricollegare il passato al presente. Ho scavato per dieci anni e nei luoghi più sperduti del pianeta”.

Debutta alla Televisione Svizzera Italiana nel 1990, approda su Rai 1 nel 1993 con il padre; il primo programma è Il pianeta dei dinosauri. È solo l’inizio. Le disavventure non si contano: viene rapito in Niger, scopre il fascino delle foreste in cui non filtra la luce, in Africa ha il brivido di attraversare un fiume con un giovane cannibale. L’Italia cercava il suo Indiana Jones e lo ha trovato in questo giovanotto con i modi d’altri tempi che da Superquark a Passaggio a NordOvest da Ulisse a Meraviglie-La penisola dei tesori a Stanotte a… trasmette la sua curiosità a milioni di spettatori. “Nei dieci anni in cui ho lavorato come ricercatore ho sempre sentito che mancava un intermediario e mi sono chiesto: perché queste cose devono rimanere confinate nei libri o nei circoli scientifici e culturali e la gente non le sa? Se vuoi fare divulgazione, su un qualsiasi argomento devi fare le stesse domande che farebbe chiunque”. Lui le fa e offre risposte, coltiva la stessa curiosità di quando era piccolo, colleziona sabbia in boccette e adora nuotare.

Con la tuta da sub, in tenuta da scalatore, versione speleologo, Angela diventa la guida ideale per gli italiani spiaggiati sul divano, mentre la popolarità lo trasforma in sex symbol (con decine di meme che lodano le sue doti). “Continuo a rimanere divulgatore e comunicatore, la popolarità non era prevista. Non era un mio traguardo”, spiegava “mi mette anche a disagio e in imbarazzo perché non sono il tipo che va a cercare la ribalta. La popolarità è arrivata per la divulgazione e per la scienza, è questo il grande risultato. Questa verrà ricordata come l’epoca del web. Ha completamente deformato tante cose, ha cambiato i valori, a cominciare dalla famiglia. E ti accorgi che molti ragazzi cercano una linea di galleggiamento, un’isola, in questo mare del web”.

Padre di tre figli, Riccardo, Edoardo e Alessandro, che ha protetto, non è stato felice quando Edoardo, bellissimo ragazzo, con una foto è diventato una star del web. “Anche quello è un effetto collaterale di quello che sta accadendo. Mi è dispiaciuto perché non è un ragazzo che va a cercare la ribalta: è come me, uguale. Tutto questo è il presente che bussa alla tua porta e non lo riesci a gestire”. Nessuna forma di divismo, neanche quando il Museo di Storia Naturale di New York gli ha chiesto di prestare la voce per la versione italiana di un filmato sull’esplorazione dell’Universo. E dire che per la versione inglese avevano scomodato Tom Hanks e Harrison Ford.

Repubblica

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