Viola Nocenzi celebra la Giornata della Donna con una playlist di 10 canzoni

Musicista e scrittrice, questa artista romana, che ha pubblicato un album che porta il suo nome e il libro Pensieri Viola, ci accompagna in questa giornata con una playlist creata appositamente per Sky Tg24

L’8 marzo è la giornata internazionale dei diritti della donna, non è soltanto una festa. Con queste parole voglio ricordare l’importanza sociale e politica dei diritti civili e umani che questo giorno porta con sé da sempre. La musica descrive, in un quadro di sensazioni più potenti degli odori, situazioni e stati d’animo che ci portano in un abbraccio profondo e immediato con le cose. Ecco la mia playlist, una serie di brani che in questo momento vi consiglio perché strettamente interconnessi con la donna.

“Lili Marleen” di Hans Leip e Norbert Schulze nelle interpretazioni di Lale Andersen e Marlene Dietrich.
Per il momento storico che viviamo, perché è un brano che ha salvato intere generazioni dalla distruzione e dalla solitudine che la guerra comporta. Non può che essere il primo brano accompagnato da tutto il mio cuore.

“Respect” – Aretha Franklin
Signore e signori Respect, con bene in mente la scena icona generazionale nel film The Blues Brothers, cantato interpretato dalla regina del soul indiscussa Aretha Franklin. Forza vitale, reazione, emancipazione di una donna che con grinta da vendere ci porta a ballare e cantare il tutto unito al grido di rispetto e libertà. Un esempio da seguire sia che tu sia donna oppure no. Chiedere rispetto per ogni sopruso e negligenza affettiva e sapersi imporre per i propri diritti sempre. Freedom!

“Mamma Roma” – Anna Magnani
Come terzo brano un flesso improvviso, un volto, la grande indimenticabile Anna Magnani, il suo ruolo in Mamma Roma, il sublime mondo letterario poetico e cinematografico di Pier Paolo Pasolini. E subito dopo l’indimenticabile Pino Daniele con Anna verrà…col suo modo di guardarci dentro. Una donna non comune, Anna, come però tante donne così capaci di guardare dentro. Leggetevi la vita di Anna Magnani, guardate Mamma Roma e ascoltate questo brano. Quello che propongo è un viaggio tridimensionale.

“Paolo Pà” – Il Banco del Mutuo Soccorso
Ed ecco qui ritmo provocazione e avanguardia. Pionieri nel trattare attraverso la musica questo tema con Paolo pà sono i ragazzi del Banco del Mutuo Soccorso. Perché donna non è solo un corpo ma è uno stato dell’essere che può, come ci insegna un certo nuovo buon senso sociale, abitare corpi diversi. Un tema questo strettamente collegato da decenni all’ 8 marzo. Paolo perché non l’hai detto mai?… sperando che ci siano sempre più persone, come i diritti umani presuppongono, a sentirsi libere di dire quello che sono e ovviamente non essere giudicate. Ricordiamoci che la normalità è un concetto inesistente e dal punto di vista etimologico anche dannoso in quanto ovviamente comprende in sé il suo opposto.

“Why don’t you do right?” – Amy Irving, scritta da Kansas Joe McCoy nel 1936
La donna come provocazione, la donna che reagisce davanti ad un tradimento, la donna che si prende beffa di un certo tipo di potere  la donna irresistibile: Jessica Rabbit. Sedetevi  e tenetevi forte, non si può resistere o difendersi da una donna cosi.

“Donna” – Mia Martini
A questo punto ritengo sia inevitabile inserire un brano che probabilmente avrete letto negli anni come il più citato nelle classifiche e nelle playlist dedicate alle donne. E anche io non me la sento di non citarla, perché indubbiamente è un brano con una forza lacerante che con quella voce poi non può essere ignorato. Parole che racchiudono così tanto. Tutto. Ascoltatele bene. Oggi e ogni volta che metterete segni rossi sul volto o scarpe rosse in piazza.

“Coraline” – Maneskin
Arriva con un antefatto che fa riflettere. Il cantante Damiano David, classe 1999, con questo brano si commuove e ringrazia l’intera band e la sua fidanzata. Questa canzone infatti è dedicata a lei che da anni lotta contro malattie così dette invisibili. Nel giorno dei diritti delle donne voglio ricordare la bellezza di un uomo che lotta insieme alla propria donna in situazioni come quelle delle malattie, appunto definite invisibili, dove l’unica cosa che si può fare è credere alle verità descritte da chi ne soffre, e difendere e lottare per la ricerca. Cosa che a quanto pare questo ragazzo sta facendo e ha fatto per la donna che ama.

“Viola” –  Viola Nocenzi
Chissà chi sarà mai questa artista? Mi sembra vagamente di averla già sentita. Questo è Il brano che mi sento di consigliarvi oggi. Un luogo musicale dove una donna si fa cielo, si fa speranza e forza. Una canzone in cui una donna dichiara il proprio amore sussurrandolo nelle orecchie con la delicatezza e la leggerezza di piccole mani pronte a proteggere. Donna come ali di farfalla, come sogno delicato che colora l’orizzonte e mostra la via. Non dimentichiamoci che la donna è anche questo.

Ain’t got Now – Nina Simone, con testi di James Rado e Gerome Ragni, musiche di Galt MacDermot
Un inno per antonomasia dei diritti civili che ha segnato una svolta, una vera e propria rivoluzione. Nina Simone, con tutta la sua classe, ricorda l’importanza fondamentale della lotta contro “l’alienazione e privazione dei diritti civili” e dell’auto affermazione femminile. Il tutto volto alla riscoperta di un’anima collettiva.

“Eleanor Rigby” – Beatles
Capolavoro indiscusso dall’album Revolver. Eleanor Rigby, insieme a Padre Mckenzie, ne è la protagonista. Una donna che aspetta una vita propria che non arriva, mentre raccoglie il riso lanciato agli sposi dall’uscio di una chiesa. Eleanor spera in qualcuno che la porti via, cosa che non accadrà mai, infatti viene sepolta in quella stessa chiesa, che era stata fedele compagna nel corso della sua intera vita. Questa è una canzone meravigliosa che io inserirei all’interno di qualsiasi playlist, e che tratta il tema di tutti coloro che restano dietro a un vetro, raccogliendo la felicità delle altre vite, aspettando che qualcuno venga a salvarli. Non sentendosi legittimati a conquistare la propria parte nel mondo o semplicemente non potendolo fare. Così Eleanor diventa tutte le donne che per motivi storici, culturali o personali aspettano di vivere il loro momento.

 A tutte quelle donne io dico: quel momento è ora! Vi voglio bene. Buon 8 Marzo!

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