Cinema, la Napoli dei set: 40 produzioni nonostante la pandemia

Piu’ di un anno di riprese, e nell’estate scorsa anche i test anti-covid gratis. Location di prestigio, con un grande impegno nella ricerca dei set e nella selezione dei siti piu’ adatti a ricreare ambienti e scenografie, dai teatri San Carlo e Sannazaro, fino al meno noto complesso monumentale dell’Annunziata, di eta’ medievale e situato nel centro storico di Napoli a ridosso del quartiere Forcella, la seicentesca chiesa di San Ferdinando in piazza Trieste e Trento, la piazza simbolo del Plebiscito, il molo San Vincenzo, la Reggia borbonica di Procida, Monte di Procida con la spiaggia di Acquamorta, e ancora la cittadina di Nocera Inferiore con il rione medievale Borgo, costruito per volere di Carlo III di Borbone nel 1751. ‘Il commissario Ricciardi’, fiction Rai tratta dai romanzi di Maurizio de Giovanni, con Lino Guanciale e regia di Alessandro D’Alatri, una coproduzione Rai Fiction-Clemart, insieme a ‘Mina Settembre’, diretta da Tiziana Aristarco, tratta anche questa da racconti di Maurizio de Giovanni con protagonista Serena Rossi, prodotta da Rai Fiction e Italian International Film, non sono che la punta dell’iceberg di un lavoro capillare della Film commission Regione Campania, fondazione regionale presieduta da Titta Fiore e diretta da Maurizio Gemma che da anni promuove il territorio e le sue professionalita’, assistendo nella produzione film e serie televisive anche internazionali.

Ben quaranta i titoli cui ha contribuito nel 2020 nonostante il blocco di ogni produzione nei mesi del lockdown. Così, in queste settimane, in due giorni diversi, gli spettatori Rai, ad esempio, possono fare un tuffo nella Napoli contemporanea di Mina e nelle atmosfere anni ’30 del bel commissario.

“Le narrazioni sono tante e Napoli si presta a tante narrazioni. La citta’ ha mille facce e non è mai stata legata a una immagine sola. Quelle di ‘Gomorra’, che l’anno riportata al centro dell’attenzione dei produttori, rappresentano bene un genere narrativo bene. Ma c’è spazio per ogni tipo di fiction, perchè si possono attraversare tanti aspetti di una città -mondo quale e’ Napoli”, sottolinea all’AGI il presidente Fiore. “Napoli e’ un personaggio e ha mille frecce al suo arco – ribadisce – siamo felici di contribuire a una molteplicita’ narrazioni, e di mettere a disposizione di queste narrazioni un atout, quello delle nostre professionalita’”. Infatti, grazie alla Film commission, la ripresa set nell’estate scorsa ha coinvolto un migliaio di professionalita’ campane, di maestranze nei reparti tecnici, esclusi appunto gli attori e i figuranti. “Nonostante le difficolta’ non si e’ mai fermata produzione, e nonostante gli intoppi si sono trovate strade per andare avanti – aggiunge – siamo stati gli unici a dare strumenti per la sicurezza.

Per assicurare i tamponi in ogni produzione abbiamo investito un milione di euro. Non ci siamo fermati. Certo si sono state lentezze e stop, ma sono andati avanti progetti importanti, anche quelli che erano iniziati come ‘Gomorra’ e la terza serie de ‘L’amica geniale’, oppure la pellicola di Salemme e film di punta per la nuova stagione come quello di Martone su Scarpetta, quello di Rubini sui fratelli De Filippo, o Placido su Caravaggio”.

La parte del leone nelle fiction la fa De Giovanni con 3 serie tratte dai suoi libri in onda, dato che a breve in Rai ritorna anche ‘I bastardi di Pizzofalcone’. “Tutti i titoli hanno avuto evidenti ricadute occupazionali – ribadisce Fiore – tutti ora hanno apprezzato atmosfere, luci e costumi di Ricciardi, dovuti al talento dei professionisti del territorio, alle nostre tradizioni artigianali e professionali integrate in una filiera dinamica”. “La serie su Ricciardi conferma la grande maturità  raggiunta dalla Campania e dalla nostra Film commission nella capacita’ di accogliere e gestire grandi processi produttivi di carattere industriale – le fa eco Gemma – in 16 settimane di lavorazione in Campania su 25 totali, con una troupe di oltre 100 persone oltre al cast e alle numerose comparse coinvolte, le riprese hanno interessato 36 diverse location. Gli anni di esperienza e la perizia nell’accompagnamento delle produzioni, la tessitura di una fitta rete di collaborazione territoriale, insieme alla nostra crescente autorevolezza, hanno reso possibile la realizzazione di questa serie, come di tanti altri progetti di grande impatto, in luoghi sensibili e centri abitati brulicanti di attivita’”.

Repubblica.it

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