Ficarra e Picone tornano tra comicità e crime

Il duo comico per la prima volta si cimenta con la serialità in “Incastrati” in onda in prima serata su Canale 5 il 7 e l’8 dicembre

Ficarra e Picone sono protagonisti della serie “Incastrati” in onda in prima serata su Canale 5 il 7 e l’8 dicembre. Un omicidio, due amici capitati nel posto sbagliato al momento sbagliato e tanti malintesi che li porteranno in situazioni surreali. Questo il mix di ingredienti, tra comicità e genere crime. Scritta, diretta e interpretata da Salvo Ficarra e Valentino Picone, che per la prima volta si cimentano con la serialità, la serie è interamente girata in Sicilia.

La serie comedy – “Incastrati” è una serie comedy Netflix in 6 episodi, raccolti in due appuntamenti per la rete ammiraglia di Mediaset che, attraverso il linguaggio e l’ironia tipici di Ficarra e Picone, racconta, in perfetto stile commedia degli equivoci, una vicenda criminosa. Al centro della storia due amici che rimangono coinvolti nelle vicende di un omicidio eccellente. Cercando di scappare dalla scena del crimine, i due si mettono sempre più nei guai in un crescendo di eventi che li porterà addirittura a dover fare i conti con la mafia.

Il cast della serie – Nel cast, oltre a Salvo Ficarra (Salvo) e Valentino Picone (Valentino), Marianna di Martino (Agata Scalia), Anna Favella (Ester), Tony Sperandeo (Tonino Macaluso, detto “Cosa Inutile”), Maurizio Marchetti (Portiere Martorana), Mary Cipolla (Signora Antonietta), Domenico Centamore (Don Lorenzo, detto “Primo Sale”) e Sergio Friscia (Sergione).

Le dichiarazioni di Ficarra e Picone – “Quando ci è stata prospettata la possibilità di lavorare a una serie – raccontano Ficarra e Picone – ci siamo gettati con entusiasmo in questa nuova avventura perché amiamo le esplorazioni nuove, i nuovi percorsi e le nuove sfide. La cosa che ci entusiasmava di più era la possibilità di dipanare la trama in più episodi, come se fosse un film molto più lungo, e quindi avere la possibilità di approfondire l’avventura e la psicologia dei personaggi: le loro aspirazioni, le loro paure, le sconfitte e le rialzate. Scrivere, dirigere e partecipare attivamente al montaggio, poi, è un’opportunità in più per continuare ad ascoltare la storia, che mano a mano si finisce di scrivere sotto i tuoi occhi”.

Il racconto della Sicilia – “Per Incastrati è stato bello raccontare di nuovo una certa Sicilia; – continuano – una certa mafia, nascosta ma (ahinoi) lontana dall’essere definitivamente sconfitta. È stata l’occasione per fare parlare i luoghi e per lavorare con una miriade di attori che conosciamo da tempo. Realizzare ‘Incastrati’ è stato ironizzare e giocare con la struttura seriale, che è diversa da quella che eravamo abituati a frequentare. Realizzare ‘Incastrati’ è stata l’occasione per giocare a fare quello che si fa da sempre nel cinema comico: cacciarsi nei guai e tentare di uscirne più goffamente possibile”.

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