Omaggio a Bertolucci tra digitale e commozione

La tecnologia ha un’anima buona se la si sa vedere. Quello che è successo il 6 dicembre al Teatro Argentina di Roma nella serata ricordo dedicata a Bernardo Bertolucci è qualcosa di eccezionale: una concentrazione di star internazionali e italiane, di persona e in video, che nessun festival al mondo potrebbe mai mettere insieme. Stiamo parlando di quindici messaggi video (da Martin Scorsese a Roberto Benigni) e di diciannove presenze sul palcoscenico (da Richard Gere e Sharon Stone). Un omaggio impensabile solo pochi anni fa per celebrare, oltre all’autore di ‘Novecento’ e de ‘L’ultimo tango a Parigi’, il cinema in generale tra ricordo e commozione.
Un evento che, a breve, diventerà una piattaforma per accedere a questa serata unica e vedere cosa è accaduto su quel palco.
In questa serata-evento aperta al pubblico e organizzata dalla moglie di Bertolucci, Clare Peploe, e dagli amici Francesco Siciliano, Jacopo Quadri e Giovanni Mastrangelo sono saliti sul palco del teatro: Richard Gere, Jim Jarmush, Sharon Stone, Ennio Morricone, Wim Wenders, Volker Schlöndorff, Amos Gitai, Stefania Sandrelli, Liliana Cavani, Valeria Bruni Tedeschi, Tea Falco, Laura Morante, Niccolò Ammanniti e Patrizia Cavalli.
Mentre messaggi video sono arrivati da Stephen Frears, a J.
McBride, da Martin Scorsese a Jim Jarmush, da Pablo Almodovar a Bob Rappellino, da Benigni, Gilberto Jil, Caetano Veloso a Liv Tyler e Paolo Sorrentino.
Tanta commozione da parte di Ennio Morricone che fa un intervento pieno di pause: “è stata una grande persona – dice con voce fievole – e non c’è stato tra noi mai un attimo in cui non siamo andati d’accordo. In questo momento Bernardo e più sereno di noi”. Sorrentino mostra la sua ammirazione a modo suo: “Mi sono ritrovato in un albergo vicino Londra con tanta voglia di fumare e una finestra che si apriva a metà e ho pensato: se c’era Bernardo qui con me l’avrebbe aperta”.
Pedro Almodovar in collegamento esordisce con: “Bernardo era un seduttore nato”, mentre Malkovich, sempre in video, racconta come condivideva con Bertolucci l’ipocondria: “solo che lui stava davvero male”.
Scorsese racconta poi l’impatto con il film ‘Prima della rivoluzione’ visto a Venezia: “mi rendevo conto di essere di fronte a un’opera travolgente, provai un’emozione fortissima”, mentre Richard Gere racconta, con ritmo e simpatia, il rapporto particolare e ‘sano’ che Bertolucci aveva con il buddismo.
Per Benigni: “Ci ha lasciato il principe di Parma. C’era tutto tutto nelle sue opere: la danza, l’amore, tutto. Lui parlava la lingua della macchina cinematografica, lui ci ha insegnato a guardare”.
Ma la vera emozione arriva con la Sandrelli: “Avrei voluto fare tutti i suoi film – dice – mi mancherà, mi mancherà il suo sguardo su di me…”. Quindi l’attrice fa una pausa lunghissima, per poi aggiungere: “è stato bellissimo recitare per lui…”. E arrivano per lei gli applausi più lunghi.

Francesco Gallo, ANSA

 

Torna in alto