La migliore amica di Whitney Houston rompe il silenzio sulla loro «relazione romantica»

Robyn Crawford, colei che è stata la guardiana della cantante, racconta di esserne stata anche la compagna. Una relazione fatta di complicità e tenuta nascosta. Ma con una certezza: «Sa che l’ho amata e io so che lei ha amato me»

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è whitney-houston-robyn-crawford.jpg

Sette anni dopo la tragica morte di Whitney HoustonRobyn Crawford fa sapere: «Sono arrivata al punto in cui sento il bisogno di difendere la nostra amicizia.
E sento l’urgenza di alzarmi in piedi e raccontare la donna dietro quell’ incredibile talento». 
Robyn, figura chiave nella vita della cantante, finora era sempre rimasta sempre in ombra. 
Amica, confidente, assistente personale, porto sicuro per Whitney in cui rifugiarsi, solida come una roccia, capace di ammortizzare i colpi di tutti gli altri che le stavano intorno.

Robyn così, durante i loro anni insieme, è stata la guardiana di Whitney, la più fedele protettrice. E all’inizio degli anni ’80 è stata anche la sua compagna. Crawford della loro relazione romantica ne parla per la prima volta adesso, a 58 anni, in un nuovo memoir dal titolo A Song For You: My Life with Whitney Houston.

Le due si conobbero in un campo estivo di East Orange, nel New Jersey, quando Whitney aveva 17 anni e l’altra 19.
Robyn le disse: «Mi prenderò cura di te». Ed è stato proprio così, anche quando la cantante è diventata una superstar internazionale.
«Volevamo stare insieme», ricorda Crawford, «e questo significava solo noi due». La parte «fisica» della loro relazione, però, finì quasi subito.


Era il 1982 e la cantante aveva appena firmato un contratto discografico con Clive Davis: «Mi disse che non doveva esserci più niente di fisico tra di noi, perché avrebbe reso le cose più difficili», scrive ancora Robyn, come anticipato da People, «la sua teoria era “Se le persone dovessero scoprirci, lo userebbero contro di noi”. Erano gli anni ’80, allora ci sentivamo così».
A fare pressione era anche la famiglia di Whitney, compresa la madre della cantante, Cissy Houston. «Un giorno Whitney mi raccontò che sua madre sosteneva che non fosse naturale vedere due donne così vicine. Ma noi ci sentivamo davvero vicine».
E le voci intorno alla sessualità della cantante a un certo punto diventarono incontrollabili: «Noi non ci siamo mai date etichette, come lesbiche o gay. Abbiamo vissuto le nostre vite e speravo che potesse andare avanti in quel modo per sempre». Whitney, che ha lottato a lungo contro la dipendenza dalle droghe, se n’è andata tragicamente però nel 2012, a 48 anni. «Sa che l’ho amata e io so che lei ha amato me», fa sapere ancora Crawford. Che oggi vive con la sua compagna, la manager Lisa Hintlemann, e insieme hanno adottato due bambini.

Vanityfair.it

Torna in alto