Se Meghan ha nostalgia di casa: lei e Harry cercano una villa a Malibu

I Sussex starebbero cercando una villa tra le star di Hollywood. Perché alla duchessa manca la sua California: «Lei è una ragazza di Los Angeles, nata e cresciuta lì, con molti legami con le celeb»

Meghan Markle avrebbe il «mal d’America», ossia nostalgia di casaSecondo gli amici del duca e della duchessa del Sussex, la coppia starebbe cercando casa a Malibu, tra le star di Hollywood. La 38enne, nata a Los Angeles, sarebbe così desiderosa di trovare una casa negli Stati Uniti per «fuggire dai riflettori». Malibu, del resto, è già il buen retiro di Leonardo DiCaprio, Kim Kardashian, Jennifer Aniston e tante altre celeb.

Secondo il Mail on Sunday «trasferirsi all’estero, e nello specifico a Los Angeles» sarebbe «in cima alla lista delle priorità» della coppia reale.

E tutto questo andrebbe contro la volontà del principe Carlo di volere acquistare una nuova tenuta di famiglia nell’Herefordshire, ai confini col Galles.

«A Meghan manca casa. Lei è una ragazza di Los Angeles, nata e cresciuta lì, con molti legami con Hollywood e tanti amici californiani», ha rivelato un insider al tabloid britannico. I vantaggi di Los Angeles potrebbero essere tanti: «Qui è possibile vivere senza stress e senza il clamore dei riflettori», ha aggiunto la fonte, «Los Angeles e la California sono così grandi che è facile individuare dei posti in cui potersi confondere con tutti gli altri».

Ma prima del sogno californiano, i genitori di Archie hanno altri programmi: il primo viaggio in tre in Africa. L’entusiasmo del principe si può leggere anche via Instagram: «Tra poche settimane la nostra famiglia partirà per il suo primo tour ufficiale in Africa, un Paese che considero come la mia seconda casa», ha fatto appena sapere Harry dal profilo dei Sussex. E ancora: «Come considerazione personale, aggiungo che non vedo l’ora di far conoscere a mia moglie e a mio figlio il Sudafrica!».

I tre partiranno il prossimo 23 settembre e staranno via per due settimane. Malibu può attendere.

Stefania Saltalamacchia, Vanity Fair.

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