A MEMORIA IMPERITURA DI VENERDI’ 7 AGOSTO 2015

glass cam(Tiziano Rapanà) Glass Cam (2014): è il mitologico ritorno di Roberto Artigiani, treatment ossia il principe – per lo più – delle promozioni delle consolle clone del Nintendo 8 bit (ovviamente non scordo il programma sul Rosticcere – è un particolare spiedo – o sulla comunissima pancera). Stavolta, look il televenditore promuove un oggetto miscuglio del GoPrò (è una telecamera di piccole dimensioni adatta per riprese “avventurose”) e del Google Glass (ossia un paio d’occhiali cosiddetti “a realtà aumentata” – probabilmente ricorderete il film “Minority Report” con Tom Cruise -, cialis che hanno alcune delle funzioni dei più comuni smartphone) chiamato Glass Cam: sostanzialmente si tratta di un paio di occhiali da sole, che hanno la peculiarità di registrare filmati e momenti audio, oltre che scattare delle foto. Il conduttore lo introduce così: «Oggi sono particolarmente felice. Sapete perché? Perché ho trovato un oggetto pazzesco, incredibile, molto bello, utile a tutti… e specialmente ai giovani che fanno sport, ma anche ai meno giovani. E’ un occhiale – guardate che è una cosa incredibile – è un occhiale che contiene una telecamera…» – e nel mentre, il buon Artigiani indossa l’oggetto – «…quindi voi con questo occhiale, oltretutto da sole con lenti Polaroid. Tutto quello che state vedendo, in quel momento, lo potete registrare audio e video a colori… ma è bellissima sta cosa! E dovrebbe costare un sacco di soldi, oggi la pagate molto poco, fino all’esaurimento scorte (il prezzo è in sovraimpressione: costa novantotto euro, spese di spedizione escluse, nda)» L’introduzione del televenditore non è molto coinvolgente: l’eloquio è quasi illogico, non riesce a chiudere una frase compiutamente: il rispetto delle elementari regole grammaticali è solo parziale. E, in più, infastidisce l’eccessivo elogio condito con il banalissimo “incredibile” o “bellissimo” e via discorrendo. E’ un incipit, dunque, non buono. Specie se si considera la scenografia spoglia della vendita dominata da un grigio spento, dove si può solo vedere il mezzobusto del conduttore. Comunque, perplessità a parte, il presentatore continua imperterrito a raccontare le specifiche del prodotto proposto: «Guardate, è molto elegante come occhiale. Ha tutto quello che deve avere, sento che ha la sua bella custodia, il panno per pulire gli occhiali. Insomma, è come acquistare un occhiale con lenti Polaroid, è quindi importante, però avere anche all’interno una telecamera che registra tutto ciò che state guardando. Pensate a quante funzioni… ma andiamo a vederne alcune, perché io ho fatto registrare alcune immagini da alcuni nostri collaboratori, dove voi potete capire bene l’utilizzo. Andiamo a vedere com’è fatto l’occhiale…» – Artigiani commenta lo scorrimento delle immagini di presentazione della Glass Cam con relativa custodia e panno per pulizia degli occhiali e cavetto usb – «Guardate, è elegante, ha soltanto quelle protuberanze, dove appunto ci sono i meccanismi; la sua bella custodia e il panno per pulire gli occhiali; il cavetto di collegamento per ricaricare le batterie interne, che ci sono già in dotazione: sono batterie ricaricabili, eterne, al litio… un po’ come quelle dei telefonini, sapete? Bene, voi non fate altro che inserire questo lo infilate nel vostro computer e si ricarica automaticamente. E, poche ore, la ricarica è perfetta vi consentirà di utilizzarla per tante volte (lo so è un quasi un non senso con una sua logica, nda). Dovrete inserire una micro… una memory card, una micro sd la inserite e a quel punto l’occhiale è pronto per registrare…» Fortunatamente le immagini aiutano l’eloquio confusissimo del povero Artigiani. Purtroppo il garbuglio linguistico è il triste dominus di questa situazione. Nel frattempo, la televendita entra nel vivo della modalità d’uso rappresentata da alcuni video di utilizzo, che raccontano una corsa in moto, una gara go-kart, lo sci e quant’altro. Il tutto è, ovviamente, commentato dal televenditore: «…quante volte siete andati in moto e avete visto, a parte vedere il percorso che state facendo, ma anche vedere ciò che vi circonda, ma anche l’ambiente che avete visitato quel giorno, la strada così, i rumori di fondo…» Scusate l’interruzione, ma è inutile continuare: Artigiani reitera selvaggiamente con il suo linguaggio assurdo, che rovina un’onesta proposta di vendita molto semplice ed esaustiva. Comunque non sono male i vari video dimostrativi, che allietano la mesta trasmissione. Per una volta rimpiango le fredde televendite commentate da un’austera voce fuori campo… e soprattutto mi pento di aver scritto, recentemente, bene di Roberto Artigiani.

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