Johnny Depp, in tribunale contro Amber Heard: «Non sono quel mostro che dice lei»

L’attore e l’ex moglie si sono ritrovati a Londra l’uno contro l’altro, nella causa intentata al «Sun». Il tabloid, nel 2018, ha etichettato Jack Sparrow come «picchiatore di mogli». Lui nega di averla mai colpita, ma ammette: «Dai 14 anni in poi ho preso ogni tipo di droga»

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Tre parole, «picchiatore di moglie». Il Sun, all’indomani del divorzio tra Johnny Depp e Amber Heard, ha definito l’attore con un uomo violento, che alla moglie avrebbe provocato ferite da spingere quest’ultima a «temere per la propria vita». Sarebbe stato un mostro, Johnny Depp. Ma, al mostro presunto, l’immagine di sé diffusa dal tabloid britannico è risultata inaccettabile, tanto da dichiarare falsa.

Così, nelle prime ore di martedì mattina, l’attore – che si è sempre dichiarato innocente – è volato a Londra, e lì si è presentato in tribunale, testimone per tre giorni nella causa intentata contro il Sun.

«Le dichiarazioni di Amber Heard sono una completa bugia», ha spiegato alla corte l’avvocato di Johnny Depp, chiamando alla sbarra il proprio assistito, capelli lunghi e mascherina scura. Capitan Jack Sparrow, davanti al giudice, ha ribadito quel che ha sempre sostenuto: «Mai una volta avrebbe usato violenza contro l’ex moglie», la quale invece gli avrebbe dato contro spesso nel corso degli anni trascorsi insieme. «Picchiato e maltrattato», questa la sua versione, Depp avrebbe infine chiesto il divorzio, separandosi da Amber Heard che, con una bandana rossa a coprirle il viso, si è presentata in tribunale mano nella mano con la fidanzata, Bianca Butti, e la sorella dall’altro lato.

«Queste accuse diffamatorie sono pervase della più estrema serietà. Gli articoli (scritti nel 2018, ndr) sono un attacco su scala a Johnny Depp, etichettato come “picchiatore di mogli” e colpevole con ciò dei più orrendi abusi fisici», ha continuato il legale, che per tre giorni dovrà argomentare dell’innocenza di Depp, chiamando a testimoniare chiunque ne possa avvalorare la versione. E i beninformati dicono che, alla sbarra, potrebbero salire anche Winona Ryder e Vanessa Paradis.


Claudia Casiraghi, Vanityfair.it

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