Cognetti in vetta alla montagna dello Strega

Come da pronostico, lo scrittore milanese il premio letterario con 208 voti. Seconda la Ciabatti

“Viva i miei amici montanari e viva la montagna! Questa vittoria la dedico proprio alla montagna che è un mondo abbandonato, dimenticato e distrutto. Io mi sono votato a cercare di raccontarla, a fare il portavoce, a cercare di fare da tramite tra la montagna, la pianura e la città”. Con queste parole, lo scrittore Paolo Cognetti ha commentato, ieri sera, al Ninfeo di Valle Giulia di Roma, la sua vittoria del Premio Strega, una vittoria annunciata – visto che era il super favorito – ed ottenuta con ben 208 voti.

Con un paio di jeans, una camicia bianca e giacca grigio scuro sul cui occhiello spuntava un piccolo ramo di abete rosso (“il mio portafortuna”, ci ha detto), l’autore di Le otto montagne (Einaudi), ha avuto la meglio su Teresa Ciabatti, arrivata seconda con 119 voti per La più amata (Mondadori). Al terzo posto è arrivata Wanda Marasco con 87 voti per La compagnia delle anime finte (Neri Pozza), al quarto Matteo Nucci con E’ giusto obbedire alla notte (Ponte alle Grazie) con 79 mentre al quinto Alberto Rollo con Un’educazione milanese (Manni) con 52 voti.

“Mi ricordo Pavese, Ginsburg, Morante e altri maestri che hanno vinto questo premio e in confronto mi sento piccolissimo, ho un’enorme responsabilità sulle spalle per cercare di essere degno di far parte di questa storia e di dire delle cose buone per i lettori”, ha aggiunto lo scrittore milanese che ha già vinto lo Strega Giovani e lo Strega Off, la novità di quest’anno che si è svolta parallelamente nel Giardino di Monk (area verde della Capitale), con il 57% dei voti, calcolati tra riviste, blog letterari e i presenti alla serata aperta a tutti. “Voglio ringraziare la casa editrice Einaudi che è bellissima e la Minimum fax (la casa editrice con cui iniziò, ndr) che mi sta nel cuore – ha detto Cognetti alla cerimonia di premiazione – Angela e Monica che sono state i miei Angeli custodi in questi anni che ho impiegato a scrivere questo libro!”.

“Tutto ciò che invita alla lettura è fondamentale, gli autori sono sempre un’interessante scoperta”, ha dichiarato la sindaca Virginia Raggi nel corso di una serata mondana alla quale hanno partecipato diversi esponenti del mondo culturale, artistico e politico italiano, ma il grande assente è stato il ministro Franceschini. Cognetti, come da tradizione per ogni vincitore, sarà sabato prossimo, 9 luglio (alle 21.30) a Cervo, in occasione della serata finale di Cervo ti Strega.

Il libro vincitore

Le otto montagne è la storia di un amore, di Pietro per la montagna, un amore che eredita da suo padre che lo porta in montagna quando è piccolo e poi è quello che condivide con un grande amico, Bruno, il suo amico montanaro. “È una storia che inizia come la storia di un’eredità e di un’educazione, e diventa poi quella di una lunga amicizia tra due ragazzini che all’inizio hanno dieci anni fino a quando ne hanno quaranta”, ha spiegato Cognetti all’HuffPost. “Il modo in cui la montagna, i luoghi che condividiamo diventano la vera materia pulsante delle nostre relazioni sono fondamentali, perché poi la montagna diventerà per Pietro luogo della memoria, del ricordo di suo padre, un tentativo anche di ripercorrere i suoi sentieri e conoscerlo meglio, luogo in cui vive questa straordinaria amicizia con una persona che, nonostante le distanze, non perderà mai”, ha aggiunto. “Mi fa piacere che questo libro sia piaciuto a gente molto diversa tra loro e che i lettori continuano ad aumentare sempre di più”. Ad oggi, infatti, Le otto montagne è stato già venduto in trentatré paesi esteri per un totale di centomila copie vedute e sarà presto un film prodotto dalla Wildside.

Huffignton Post

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