Lady Gaga, i rapitori dei cani non sapevano che fossero della popstar

Nuovi dettagli emergono nel caso del furto dei cani di Lady Gaga. Secondo la pubblica accusa, i rapitori dei due bulldog francesi Koji e Gustav erano ignari del legame con la popstar ed erano solo alla ricerca di cani di quella razza, che se rivenduti possono fruttare migliaia di dollari. Lo rivelano documenti legali del tribunale di Los Angeles.

La scorsa settimana sono finite in manette cinque persone, incriminate per il rapimento, ma anche per il tentato omicidio del dogsitter Ryan Fischer, ferito da colpi di armi da fuoco al petto di notte, in una zona residenziale di Hollywood, mentre la popstar era impegnata in Italia nelle riprese del film di Ridley Scott House of Gucci. Fischer ha dovuto subire l’asportazione di una parte del polmone.

Giovedì scorso la polizia di Los Angeles ha annunciato di aver fermato tre sospetti per aver commesso il rapimento e altre due persone per complicità. In particolare, James Jackson, Jaylin White e Lafayette Whaley – rispettivamente di 18, 19 e 27 anni – sono stati accusati di tentato omicidio e rapina. Gli investigatori hanno anche accusato il 40enne Harold White – padre di Jaylin White – e Jennifer McBride, 50 anni, di complicità in tentato omicidio. La signora McBride è la donna che finse di aver ritrovato i cani due giorni dopo il rapimento, in cambio della ricompensa da 500 mila dollari offerta da Lady Gaga.

Il terzo cane, Asia, non fu rapito. E Fischer raccontò che si rivelò un vero “angelo custode” che gli diede la determinazione di sopravvivere prima che arrivassero i soccorsi.

Repubblica.it

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