Ambra Angiolini racconta il suo debutto nel mondo della fiction

Laura scompare misteriosamente una notte di pioggia. C’è la festa del paese, la cercano tutti, la madre la chiama più volte al cellulare, la segreteria ripete sempre la stessa frase: “Ciao, chiunque tu sia. Io sono Laura e non sono una qualunque. Quindi… Non lasciarmi un messaggio qualunque!”. Il silenzio dell’acqua di Pier Belloni, dall’8 marzo su Canale 5, vede il debutto di Ambra Angiolini in una serie tv nei panni di una vicequestore asciutta al limite dell’antipatia. Al suo fianco Giorgio Pasotti. Quando il corpo della ragazza viene ritrovato in mare, tutto il paese di Castel Marciano finisce nel mirino della polizia.

“Andrea è vicequestore di un piccolo paese dove conosce tutti, è come se fosse un equilibrista. Le indagini, per lui si trasformano anche in un affare familiare”. “È la mia prima parte da protagonista in una serie” racconta Ambra “Avevo fatto una piccolissima parte in una fiction con la Gardini ma se la sono dimenticata tutti. Volevo tanto girare le serie, io sono una malata di serie! Quando ho ottenuto la parte, e di cose ne ho fatte nella mia carriera, ero molto felice. Ho fatto provini per tutte le fiction, non mi vergogno a dirlo. Anche per Montalbano. Non mi hanno presa. Sono nata con la tv, sono pop, eppure non ho mai fatto la parte da protagonista in una fiction”. “Io ho voluto solo verificare se sarebbe stata capace di tenere la pistola in mano, e lei è andata al poligono” dice Pier Belloni. “A volte gli sceneggiatori scrivendo hanno in mente un attore ben preciso” spiega il direttore della fiction Mediaset Daniele Cesarano. “In altri casi no. In questo caso, la scelta degli attori è basata su tante strategie. E ovviamente, ci sono anche i provini, che non servono a decidere se un attore è bravo ma se  è giusto per il ruolo”. “Sono andata al poligono con mio padre” racconta Angiolini “lui ha il porto d’armi. Ho studiato come muovermi, ho immaginato questa ispettrice nei dettagli. Ci tenevo a questo ruolo”.

Per alcuni è la versione italiana di Broadchurch, serie inglese (trasmessa in Italia su Giallo) interpretata da David Tennant e Olivia Colman, che ha appena vinto l’Oscar per La favorita. “Ecco” dice ridendo Ambra “io non vincerò l’Oscar, lo dico subito. Anche il nostro è un giallo, ma non ci sono punti di contatto con Broadchurch“. “Non è un adattamento di Broadchurch” precisa Cesarano “il paragone nasce nasce da un equivoco. Io ho solo detto che è una serie ‘tipo Broadchurch’, ma è una serie originale. Per quanto riguarda gli omaggi a Twin Peaks, non voglio commettere nessun errore e non la citerò”. “È un gioco da tavola –  ironizza Angiolini – trova le serie nella serie!”. Belloni: “Le citazioni sono involontarie. Ci siamo resi conto del nome di Laura a riprese iniziate, non avevamo pensato a Laura Palmer. Sono paragoni nobili. Vado fiero delle citazioni”. “Sono sempre stata innamorata dei gialli” racconta Ambra “da ragazzina leggevo Patricia Cornwell. Il silenzio dell’acqua è interessante perché racconta una piccola comunità e come quando succede con gli omicidi e si interrogano i condomini, tutti dicono: ‘Era una brava persona, lo vedevo sempre andare a buttare l’immondizia’. Ecco, l’apparenza inganna. Mi piace come la mia investigatrice si muove, è abbastanza insopportabile ma l’avevano già scritta così. Volevo partecipare a questo progetto, ho fatto il provino, li ho convinti. Non conta molto se sia cinema o tv, il mio è un percorso da fantastista. Ma la fiction mi mancava”. Prodotta da Rti e VelaFilm con Garbo Produzioni e il sostegno di Friuli Venezia Giulia Film commission e Mibac, (girata tra Trieste, Duino e Muggia), la serie è interpretata anche da Carlotta Natoli, Thomas Trabacchi, Camilla Filippi, Fausto Sciarappa, Mario Sgueglia e Caterina Biasol.

Silvia Fumarola, Repubblica.it

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