Assalto Congresso Usa, il giornalista Rai Antonio Di Bella aggredito in diretta

Il giornalista di Rai News è stato aggredito da un manifestante pro Trump mentre raccontava l’assalto al Congresso Usa del 6 gennaio. “Andatevene via, questa è casa nostra, le vostre sono solo fake news”, dice l’uomo ad Antonio Di Bella, che si rende immediatamente conto che non potrà portare avanti il collegamento, di fatto interrotto.

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“Andatevene via, questa è casa nostra, le vostre sono solo fake news“. Con queste parole, espresse in un linguaggio decisamente più duro, il giornalista Rai Antonio Di Bella è stato aggredito da un manifestante durante una diretta per raccontare l’assalto al Congresso Usa dei manifestanti pro Trump che ieri hanno invaso Capitol Hill, nel giorno in cui le due camere erano chiamate a ratificare la vittoria elettorale di Joe Biden.

Il giornalista, direttore di Rai News 24 fino a pochi mesi fa e inviato dagli Stati Uniti, stava raccontando i fatti dall’esterno dell’edificio, quando alle sue spalle è arrivato un manifestante con il volto coperto pronunciando frasi comprensibilissime a chiunque abbia un minimo di familiarità con la lingua inglese. Parole con cui si accusava il giornalista, e in generale qualsiasi giornalista presente sul luogo, di dispensare solo false notizie, intimandogli di andare da lì. Cosa che Di Bella, pur mantenendo la calma, fa subito, comprendendo la complessità del clima e decidendo di interrompere temporaneamente il collegamento, mentre il manifestante diceva, rivolto alla telecamere: “Vi odiano tutti”.

Cosa sta succedendo in America
Quello che sta accadendo a Washington è qualcosa che non ha precedenti nella storia americana. Un migliaio di manifestanti pro Trump ha infatti invaso la sede del Governo degli Stati Uniti che ospita il celebre edificio con cupola del Campidoglio, il Senato, la Camera dei rappresentanti e la Corte Suprema. Lo ha fatto nel giorno in cui nei luoghi istituzionali americani per eccellenza si rendeva definitivo il risultato elettorale della chiamata alle urne dello scorso novembre, quando gli americani hanno eletto Joe Biden come prossimo Presidente degli Stati Uniti. Una sconfitta che il presidente uscente Donald Trump non ha mai riconosciuto sin dal primo momento, gridando a brogli elettorali di fatto mai dimostrati. Argomentazione con la quale da settimane Donald Trump istiga i suoi sostenitori alimentandone una rabbia di cui i fatti delle scorse ore sembrano una diretta conseguenza.

Un bilancio di 4 morti
L’assalto al Congresso ha provocato scontri e incidenti, con un bilancio che attualmente fa registrare 4 morti, secondo le fonti di polizia. Durissime le parole del neo presidente Joe Biden, che ha parlato pubblicamente di “insurrezione”, mentre in segno di reazione i rappresentanti delle camere hanno deciso di riprendere i lavori per certificare l’elezione dello stesso Biden. Dall’altro canto Trump ha invitato la folla a “tornare a casa in pace”, senza tuttavia condannare gli incidenti e l’assalto al Congresso, continuando infatti a sottolineare l’irregolarità dell’esito delle elezioni.

Andrea Parrella, Tv.fanpage.it

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