Più libri apre con Crimi e punta a superare il record 2017

455 editori, 650 eventi dal 5 al 9 dicembre alla Nuvola

“Un evento di rilievo per la cultura italiana”, come ne ha parlato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel messaggio inviato oggi all’apertura di ‘Più libri più liberi‘, la fiera della piccola e media editoria – inaugurata dal sottosegretario all’Editoria Vito Crimi – punta a superare il record del 2017 nel suo secondo anno alla Nuvola di Fuksas, all’Eur di Roma. “L’anno scorso abbiamo raddoppiato i visitatori (arrivati a più di 102.179), ma non ci piace considerarlo un punto di arrivo e stiamo studiando soluzioni per aumentare gli eventi e creare altre sorprese nel 2019” ha annunciato la presidente di Più libri più liberi, Annamaria Malato, all’inaugurazione a cui erano presenti, fra gli altri, il presidente dell’AIE, Ricardo Franco Levi, il vicesindaco con delega alla crescita culturale di Roma Capitale, Luca Bergamo, e il vicepresidente e assessore Formazione, Università e Ricerca, Attuazione del Programma della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio. Tra gli ospiti più attesi Abraham Yehoshua, protagonista dell’incontro di chiusura della prima giornata della fiera. “Bisogna educare alla lettura anche i nativi digitali. Io l’ho fatto con mio figlio fin da piccolo. Oggi stiamo perdendo la memoria. La tecnologia aiuta, ma ci sono cose insostituibili. I libri lo sono nella loro persistenza. E non c’è una cosa più bella di una libreria in una casa, perché è un ricordo della propria vita” ha detto Crimi, appassionato lettore, annunciando che tornerà alla fiera nei prossimi giorni ‘in borghese’ per girare tra gli stand. Mentre il presidente Levi ha parlato della fiera come di una “grande festa che mostra come l’AIE sia da 150 anni la casa dell’editoria italiana, del libro e dei piccoli e medi editori”. Nei cinque giorni della fiera, che si concluderà il 9 dicembre, 455 gli editori, 60 in più dell’anno scorso, su una superficie di 4.270 metri quadri dedicati esclusivamente alle case editrici (nel 2017 erano 3.800), 650 incontri e 1.600 ospiti. “Trenta gli editori stranieri, 15 in più del 2017, ma il dato più significativo sono i 13 mila studenti che saranno presenti nei giorni della fiera. Significa che il fitto lavoro fatto con le scuole ha generato un grande entusiasmo” ha spiegato la Malato. Questo anche grazie al raddoppio del contributo della Regione Lazio che ha messo a disposizione 100 mila euro destinati a buoni libri, da 10 euro ciascuno, per gli studenti delle scuole primarie e secondarie. “Sperimentiamo questa nuova cosa e ragioniamo fin d’ora su come implementare questo impegno. La Regione c’è e c’è sempre stata e sostenere questo evento è una scelta politica” ha spiegato Smeriglio. I buoni sono stati “tutti assegnati con entusiasmo dei docenti e dei ragazzi” ha spiegato la Malato che ha poi sottolineato, guardando l’amministratore delegato Mondadori Libri Trade, Enrico Selva Coddè, seduto in prima fila, che “la piccola e media editoria copre oltre il 40% del mercato, cioè un libro su due di quello che esce ogni anno in Italia”. Montroni ha lanciato un appello: “La politica da noi non ha mai pensato che la lettura sia un grande valore. Spero che la diffusione della lettura trovi il sostegno della politica e dobbiamo partire dalle scuole elementari, dalle basi”. Il vicesindaco Bergamo ha spiegato come ‘Più libri più liberi’ sia “la prima e più importante fiera a Roma per il valore economico che rappresenta, per le sue dimensioni, perché parla al mondo intero, è internazionale. Mi piacerebbe che chi fa impresa imparasse che dall’editoria si può fare profitto anche con merci in cui il valore d’uso supera il valore di scambio”.

Mauretta Capuano, Ansa

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