Gf Vip. La seconda edizione ha conquistato un considerevole record di ascolti

Macché reality, il Gf è una soap senza più rivali

E allora, per rincuorare tutti, quelli che lo odiano, quelli che lo amano e quelli che dicono di odiarlo ma lo guardano avidamente, ricorriamo all’unica spiegazione che può avere lo strepitoso successo del Grande Fratello che l’altra sera ha incoronato Daniele Bossari.

No, non è un reality, ma, per dirla alla francese, un feuilleton, il racconto a episodi che nell’Ottocento sollazzava i lettori dei giornali, e oggi diletta il pubblico della televisione. Insomma, una serie televisiva, una soap. Che da vent’anni ammalia gli spettatori. Scritta da autori e interpretata magistralmente dai concorrenti. Ancor di più nell’edizione Vip, molti dei quali, nella vita vera, attori. Appunto.

Quale attinenza con la realtà, del resto, possono avere due uomini (Alfonso Signorini e Cristiano Malgioglio) che si fanno sommergere di würstel e trippa in vasche di plexiglass? E quale parvenza di verità può avere Bossari, che confessa di aver attraversato anni duri di depressione nell’avvicinarsi delle fasi finali del programma con tanto di spoiler a puntate del numero due dello show, cioè Signorini medesimo, e alla fine di tutta questa teatralizzazione vince trionfando? E quale attinenza con il quotidiano può avere la famiglia Rodriguez, con una sorella che si infila negli armadi con il neoamante tradendo il precedente e poi si indigna con la trasmissione della D’Urso che glielo ricorda? Ovviamente nessuna. Ma, in fondo, che importa? Siamo nella commedia. E allora smettiamo di chiamarlo reality e chiamiamolo solo show. Dunque lo show denominato Grande Fratello Vip lunedì sera ha raggiunto – pensate – 45 milioni di persone che almeno per un contatto si sono sintonizzate su Canale 5 dall’inizio dello show. La media di spettatori di lunedì sera invece è stata di 5.570.000 con il 31 per cento di share, battendo addirittura, in sovrapposizione, la fortissima fiction di Raiuno, Scomparsa. Il momento della proclamazione di Bossari è stato guardato da una persona su due davanti alla tv in quel momento: ben 6.800.000 spettatori. E ha raggiunto addirittura la metà della platea dei ragazzi. Numeri che fanno volare la seconda edizione del Gieffe Vip nell’Olimpo dei programmi più visti e che, come minimo, lo eleggono show numero uno della stagione autunnale.

Difficile pensare che a sintonizzarsi su Canale 5 siano sette milioni di rimbecilliti che non sanno stare lontani dallo show più trash della tv italiana. Più semplice concludere, come fa trionfalmente l’ad di Endemol, Paolo Bassetti, produttore dello show, che «questa edizione è stata capace di intercettare il desiderio di leggerezza del pubblico». A cui non importa nulla che si chiami reality, soap o comedy. Basta staccare il cervello per qualche ora, sognare un bacio di Ilary e sbirciarle nella scollatura mentre tiene in braccio i figli. Per avere il reality, basta spegnere la tv.

Laura Rio, Il Giornale.it

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