PIÙ LIBRI, PIÙ LIBERI, LA LETTERATURA VA ALL’ EUR

Torino e Milano si contendono la fiera. Ma Roma schiera Kureishi e Augé, Moretti e Pif. Ecco gli appuntamenti da non perdere

Pif-2Cinque giorni, 360 incontri e un ventaglio di appuntamenti che si allargano a tutta la capitale e anche oltre. “Più libri più liberi”, nata quindici anni fa come fiera della piccola e media editoria, è cresciuta proprio tanto. E così oggi, mentre Torino e Milano litigano tra Salone e Fiera, Roma si ritrova in mano uno degli appuntamenti editoriali più interessanti del Paese.
Complici di questo successo sono due colpi di fortuna. Da una parte per quanto riguarda l’offerta editoriale: con i “grandi” sempre più accentrati e concentrati sull’acquisto del bestseller che può riuscire a coprire budget elefantiaci rispetto alla crisi imperante, la ricerca di autori nuovi, interessanti, sorprendenti, resta sempre più campo privilegiato degli editori piccoli. Dall’altra parte l’appeal per il pubblico: a Roma, con il mercatino natalizio di Piazza Navona annullato da due anni per l’impossibilità di gestirlo senza corruzione, la rassegna libraria che apre al Palazzo dei Congressi per il ponte dell’Immacolata è diventata un posto sicuro dove cercar regali. Il risultato sono 53mila visitatori nel 2015, 359 espositori quest’anno. E una quantità di incontri interessanti tra i quali è difficile orientarsi. Ecco una mappa.
COPPIA D’ASSI. Si presentano come un duo rock, Mabanckou&Laferrière. E dopo aver conquistato la Francia girano l’Italia in una tournée che li porta anche a Venezia, Pavia, Milano e Torino. Sono due tra gli scrittori di lingua francese più interessanti degli ultimi anni. Dany Laferrière, haitiano trapiantato nel Québec, entrato tre anni fa all’Académie Française, si è fatto conoscere con un libro che ironizzava sugli stereotipi di razza dal titolo choc: “Come far l’amore con un negro senza stancarsi”. Ricchi di ironia sono anche i libri di Alain Mabanckou, che trapiantando nel natìo Congo lo stile del noir francese e americano (“Pezzi di vetro”, “Zitto e muori”) ha conquistato la Francia ma anche una cattedra universitaria a Los Angeles. I due autori, pubblicati in Italia dalle edizioni 66thand2nd, arrivano a Roma domenica 11 dicembre per un incontro che promette di raccontare una globalizzazione culturale che unisce Africa, Europa e le due Americhe.
LUMI SULL’ISLAM. Hanif Kureishi – ha sessantadue anni, e trentadue ne ha “My Beautiful Laundrette”, il libro che – anche grazie al film di Stephen Frears – ha acceso i riflettori sulla Londra multietnica. Per molti anni ha rifiutato di parlare di religione e politica, ma l’offensiva del terrorismo islamico lo ha costretto ad accettare il ruolo di portavoce dell’islam illuminato che è parte integrante e costruttiva della cultura europea. Più Libri più Liberi gli ha affidato l’intervento di apertura, mercoledì 7 alle 11.
TRILOGIA ROMENA. Tre volumoni per le tre parti del corpo di una farfalla che ricorda sinistramente quella del “Silenzio degli innocenti”: con “L’ala destra”, dopo “l’ala sinistra” e “Il corpo”, Voland ha finito quest’anno la traduzione dell’“opera-mondo” firmata da Mircea Cartarescu, scrittore rumeno tradotto, premiato e ammirato dai “lettori forti” di tutto il mondo. Appuntamento sabato 10 alle 17 per scoprire un autore brillante e profondo, capace di unire letteratura, critica del comunismo e immaginario splatter.
DOSTOEVSKIJ AMICO MIO. La biografia è un’arte? A volte sì: te ne accorgi quando incontri un autore che parla di Dostoevskij come se fosse stato un suo compagno di scuola. Dopo aver fatto innamorare i lettori italiani delle sue “Anime baltiche” – Hannah Arendt, Romain Gary… – l’olandese Jan Brokken presenta sabato alle 18 “Il giardino dei cosacchi” (Iperborea), affascinante ritratto dello scrittore russo.
MICHELE CARISSIMO. Con “Caro Michele” di Natalia Ginzburg Nanni Moretti ha un rapporto speciale: non per niente si chiamano Michele gli alter-ego che popolano i suoi film. Per Emons, Moretti ha registrato un audiolibro del romanzo. Alla fiera lo presenterà con un reading giovedì 8 alle 15.
I DUE LITIGANTI Milano e Torino si incontrano a Roma, in campo neutro, per mettere a confronto le due fiere che hanno spaccato gli editori italiani. L’incontro tra i rispettivi curatori, Chiara Valerio e Nicola Lagioia, è venerdì 9 alle 18. Ma sono tanti gli appuntamenti per chi ama vedere come funziona l’industria del libro, dalla lezione di “scrittura breve” (venerdì alle 11) a quella di “librerie innovative” (sabato alle 14).
VERSI VARI Colpisce la quantità di incontri dedicati alla poesia, un genere tanto snobbato dagli editori “grandi” quanto amato dai piccoli. Si va da Wislawa Szymborska presentata da Alfonso Berardinelli e Carla Benedetti (giovedì 8 alle 16) all’antologia delle poesie dei vecchi libri di scuola (“Che dice la pioggerellina di marzo”, Manni), dai poeti africani scelto da Wole Soyinka agli esordienti del concorso InediTO, dagli indimenticabili Mario Luzi e Giorgio Caproni all’iraniano Ahmad Shamlu, grande poeta ancora tutto da scoprire.
L’ARTE DEL FUMETTO. Chi fa fumetti deve far ridere? Ne parla Zerocalcare a proposito di “Cobane Calling” (Bao) con i colleghi Leo Ortolani e Giacomo Bevilacqua (sabato alle 17). Gli risponde a distanza, domenica alle 15, Gipi con la distopia malinconica di “La terra dei figli” (Coconino).
NOTE DA NOBEL Nell’anno in cui le canzoni hanno conquistato la giuria del premio Nobel, la fiera dell’Eur dedica diversi incontri al rapporto tra libri e dischi. Tra gli ospiti da ascoltare, con musica e parole, Luca Carboni e Nada, Vinicio Capossela e Francesco Gazzé, paroliere del fratello Max. Bob Dylan non ci sarà (l’ha detto anche alla giuria del Nobel che in quei giorni aveva già un impegno…), ma venerdì alle 18 c’è un recital di sue canzoni interpretate da Lorenzo Monguzzi.
VOCI DALL’ESPRESSO Tanti gli appuntamenti con giornalisti dell’Espresso. Da Marco Damilano che discute con Enrico Mentana il risultato del referendum, a Gigi Riva che intervista Marc Augé e in un altro appuntamento presenta il suo “L’ultimo rigore di Faruk”, a Sabina Minardi che modera il bilancio annuale della piccola editoria. L’ex direttore Bruno Manfellotto discute di crisi del libro e di Umberto Eco, Emiliano Fittipaldi con Gianluigi Nuzzi parla di “inchieste, libertà di stampa e Vaticano”, Mario Fortunato e Paolo di Paolo ricordano Tondelli. Mentre Lirio Abbate insieme a Pif racconta la “Mafia a stelle e strisce” in margine al film “In guerra per amore”.

DI ANGIOLA CODACCI-PISANELLI , L’ ESPRESSO

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