E se la Warner Bros. lavorasse (davvero) a «Harry Potter 8»?

Se ne parla con insistenza dal 2016, da quando il Palace Theatre di Londra ospitò la prima di «Harry Potter e la maledizione dell’erede», opera teatrale tratta da un soggetto originale di J.K. Rowling. Stavolta, però, pare che la Warner stia davvero pensando di riportare il maghetto al cinema. Ma sarà (proprio) vero?

Di un ottavo capitolo di Harry Potter al cinema si parla dal 2016, da quando il Palace Theatre di Londra ospitò per la prima volta Harry Potter e la maledizione dell’erede, l’opera teatrale in due atti basata su un soggetto originale di J.K. Rowling e vincitrice di nove Laurence Oliver Awards. Questa volta, secondo quanto anticipa il sito americano We Got This Covered, pare che la Warner Bros. ci stia facendo più di un pensierino, cercando di coinvolgere nel progetto non solo nuove leve che facciano presa sui più giovani, ma anche i membri del cast originale: da Daniel Radcliffe a Emma Watson, da Rupert Grint a Tom Felton.

Il rischio è che, anche questa volta, tutto si traduca con un nulla di fatto, specie per una certa ritrosia da parte degli attori di continuare a essere legati per sempre ai personaggi di Harry Potter. E se Emma Watson inaugura una delle carriere più promettenti di Hollywood destreggiandosi fra blockbuster come La bella e la bestia e film d’autore come Little Woman che vedremo presto al cinema, altri, come lo stesso Radcliffe, sembrano ancora fermi lì, a Hogwarts, con le bacchette con cui fare pratica e i boccini d’oro da riacchiappare. Se ottavo capitolo di Harry Potter sarà, è logico pensare che gli attori strapperebbero dei contratti estremamente vantaggiosi a fronte di un ritorno in sala coi fiocchi, con incassi che potrebbero sfiorare cifre vertiginose anche solo per vedere Harry, Ron ed Hermione insieme per pochi minuti. La maledizione dell’erede, infatti, non si concentra sui protagonisti della vecchia guardia, bensì sulla loro prole.

Mario Manca, Vanity Fair

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