Dario Vergassola: “Al ministro alla Cultura ricorderei che l’Italia è un Paese meraviglioso”

Il comico e presentatore ligure torna su Sky Arte con il programma che promuove il patrimonio culturale italiano. La produzione televisiva è di Autostrade per l’Italia. 15 nuove puntate realizzate da Ballandi Arts

Per il quarto anno consecutivo Dario Vergassola conduce i telespettatori alla scoperta delle bellezze dell’Italia con “Sei in un Paese Meraviglioso”, il format tv in onda su Sky Arte da lunedì 10 giugno alle 21.15. «A essere sempre on the road mi sembro un giostraio. È faticoso ma molto divertente e interessante» spiega il comico, autore e presentatore ligure che, dopo aver partecipato nei panni di ospite alla prima edizione, è diventato il volto ufficiale di questo programma giunto alla quinta edizione. Insieme a lui la giovane attrice e conduttrice Michelle Carpente. L’idea è di Autostrade per l’Italia ed è realizzato in collaborazione con Ballandi Arts. Quindici puntate che svelano gli itinerari mistici e religiosi del nostro Paese. Percorsi di alto livello culturale, raggiungibili dalla rete autostradale, e che ogni anno attirano l’attenzione di migliaia di turisti e di pellegrini.

Lei sarà il “Virgilio” di questa trasmissione dedicata a un nuovo modo di fare turismo, quello mistico-religioso.
«Insieme a Michelle porto i telespettatori in luoghi diversi da quelli canonici e lontani dal clamore come la via degli Dei e la via Franchigena, piccole chiese, Abazzie, Monasteri. Credo che il turismo non sia più quello delle navi da crociera che affollano i porti ma sempre più legato alle camminate in mezzo alla natura, al trekking, alla scoperta di sentieri, paesaggi inesplorati, incontaminati e molto belli. E trattando temi mistici quest’anno agli autori è venuta in mente l’idea di farmi sdoppiare e interpretare anche il ruolo di un frate che, oltre a dare consigli saggi, aiuta alla riflessione. Diciamo che questo modo di narrare mi ha avvicinato sempre di più alla spiritualità. Non solo. Questi posti mi sono talmente piaciuti che ne ho segnati un po’ per tornarci poi con mia moglie».

Quindici puntate e in ognuna sarete accompagnati da un ospite.
«Con noi ci saranno personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo legati al territorio in cui ci troviamo. Alcuni nomi: Iginio Massari, Maccio Capatonda, Matteo Bordone, Enrico Rosso, Tamara Donà, oltre a Neri Parenti e David Riondino».

Con questo programma si sposta in continuazione. Si ricorda il suo primo viaggio in auto?
«Certo. Con una due cavalli ho accompagnato un amico a iscriversi all’università di Urbino. Ero giovane, c’era la neve e ricordo dei bellissimi paesaggi. Poi con una mia ex fidanzata, che è la mia attuale moglie, sono andato nella ex Jugoslavia con una 127. Poi con la stessa sono arrivato fino in Portogallo. Un’altra volta in preda alla follia, con una Panda 30, da un campeggio di Orbetello in quattro siamo partiti alla volta di Reggio Calabria per vedere i Bronzi di Riace. Avevo già delle manie un po’ strambe e mi è sempre piaciuto fare viaggi».

Da operaio alla vittoria del Festival di Sanscemo che l’ha portata al Maurizio Costanzo Show. Quanto le sembra lontana la vita che non le permetteva di pagare le bollette?
«Tanto anche se i ricordi della mia gioventù sono molto nitidi e mi aiutano a ragionare e gustare la vita di oggi. Conosco gente della tv e altri miracolati come me che non apprezzano quello che hanno. Faccio il lavoro che volevo e lo apprezzo ogni giorno. Forse ho perso delle possibilità perchè ho deciso di non trasferirmi a Roma o Milano e rimanere a vivere a Spezia, ma l’ho fatto perchè sono figlio unico e per tenere i bimbi al mare. Così frequento tutte le amicizie che avevo dalle elementari, medie e superiori. Persone comuni e tutti i giorni mi scontro e vedo quali sono i problemi reali della gente».

Come giudica lo stato di salute della satira e della comicità in Italia oggi?
«Ci sono stati momenti migliori anche se le difficoltà non sono mai mancate perchè le imposizioni ci sono sempre state. Il potere riesce ad arrivare dove vuole. Forse oggi c’è Crozza che si diletta e ci diletta ma credo ci sia poca satira politica perchè è difficile farla. Una volta i politici erano chiusi in un palazzo. Da una loro marachella o un tic cercavi di crocefiggerli. Berlusconi ci ha regalato dei momenti indimenticabili. Adesso vedi Razzi che fa la parodia di se stesso, quindi diventa difficile superarlo. Poi c’è il ministro Toninelli che prima afferma di voler mettere le centraline elettriche in città per incentivare le auto elettriche, e poi scappa a bordo di un Suv a gasolio che ha comprato la moglie. Neanche dieci autori sarebbero stati in grado di creare una gag così. Oppure c’è una ex ministra che va a “Ballare sotto le Stelle”. Te li ritrovi in un modo così ossessivo in tv che ti fa capire che anche i potenti hanno bisogno di portare a casa la pagnotta, grossa o piccola che sia. È un momento di confusione totale».

La prima persona a cui ricorderebbe che l’Italia è un Paese meraviglioso?
«Al ministro alla Cultura che non so neanche chi sia. Ho 62 anni, leggo, lavoro, mi informo eppure non so il suo nome. Credo sia poco presente. che non catalizzi l’attenzione. Non è mai all’onore delle cronache e questo te la dice lunga sul suo ministero che dovrebbe essere tra i principali in questo Paese. Purtroppo in Italia il discorso culturale si è un po’ perso. Se ne dovrebbe parlare ogni giorno per il patrimonio che possiede. Invece mi sembra che si navighi sempre a vista e che non ci sia un progetto».

Cosa la fa ridere o piangere?
«Mi fa ridere la velocità di battuta e mi fa piangere un po’ di tutto perché mi emoziono sempre. Sono una persona molto sensibile».

A livello di curriculum cosa le manca?
«Vado sempre alla ricerca di un programma tv dove fare interviste e realizzare un talk show un po’ irriverente, ma non me lo fanno fare. Comunque non ho rimpianti perchè mi è andata talmente bene che non cambierei una virgola. In più questo programma su Sky Arte mi inorgoglisce. C’è un lavoro pazzesco dietro a ogni puntata, una troupe fantastica , sono tutti bravissimi e quando giriamo sembra di essere su un set cinematografico. Dovremmo capire che spesso le cose belle le abbiamo sotto il naso e non le vediamo».

Gli episodi 
Il viaggio alla scoperta degli itinerari più affascinanti della penisola inizia il 10 giugno tra Toscana ed Emilia esplorando la via degli Dei e la via Francigena. Le successive tappe saranno in Lombardia a Seprio per parlare di Medioevo Sacro; a Varesino per i Paesaggi sacrali e, successivamente, i Chiostri e la Pianura Padana. In Piemonte a Varallo Sesia per conoscere la Nuova Gerusalemme; in Toscana, sulla via dei Sette Ponti; in Abruzzo per i Gioielli rinascimentali e in Lazio alla scoperta della Valle Reatina. Le foreste di S. Francesco.  Dopo la pausa estiva riprenderanno gli ultimi cinque episodi ambientati tra Abruzzo, Campania, Puglia e Liguria. Il format tv rientra nel più ampio progetto “Sei in un Paese Meraviglioso”, lanciato da Autostrade per l’Italia nel 2013 per offrire agli automobilisti esperienze di viaggio originali e coinvolgenti, in partnership con Touring Club e Slow Food.

Daniela Lanni, lastampa.it

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