Le mie canzoni sembrano una lettera scritta dalla bisnonna di Emily Dickinson mentre cuciva a mano una tenda di pizzo». Era la fine dell’estate 2022 quando Taylor Swift, ricevendo il premio come artista/songwriter del decennio dalla Nashville Songwriters Association International, descriveva il suo approccio alla scrittura con tre diverse penne: glitterata, stilografica e – appunto – penna d’oca.
Questo richiama i suoi testi più introspettivi e riflessivi, che l’hanno spesso associata alla celebre poetessa statunitense, vissuta nel periodo centrale dell’Ottocento e considerata tra i maggiori lirici moderni. È interessante notare che, secondo una recente ricerca del sito ancestry.com, specializzato nella ricostruzione di alberi genealogici, Taylor Swift sarebbe parente di Emily Dickinson.
Naturalmente, si tratta di una parentela molto lontana. Nello specifico, la popstar sarebbe sesta cugina di terzo grado (cioè separata di tre generazioni indietro nel tempo) dell’iconica scrittrice. «Discendono entrambe da un immigrato inglese (sesto bisnonno di Emily e nono bisnonno di Taylor) giunto nel Connecticut nel diciassettesimo e stabilitosi poi nella cittadina di Windsor», si legge nel report diffuso da Today, sulla NBC.
«Gli antenati sono quindi rimasti nel Connecticut per sei generazioni fino a che parte della famiglia non si è spostata nel nord-ovest del Pennsylvania, quando sono entrati via matrimonio nella discendenza degli Swift». Questa notizia ha entusiasmato gli Swifties, che hanno subito fatto notare che il penultimo album della loro beniamina, Evermore, è uscito nel giorno del compleanno della mitica Dickinson.
È una pura casualità? Potrebbe essere, ma è certo che a Taylor piace molto la poesia, come testimonia il titolo del suo prossimo disco, The Tortured Poets Department, in uscita ad aprile. «Scrivere canzoni mi fa andare avanti nella vita, mi accompagna», ha detto ai suoi fan. «E mai come adesso ho sentito il bisogno di farlo».