Amal Clooney e l’intervista per TIME che è anche una (rara) dichiarazione d’amore per George

Amal Alamuddin intervistata su TIME da Maria Ressa. Da un lato una straordinaria avvocata per i diritti umani e dall’altro una giornalista premio Nobel per la Pace che ha rischiato la vita per difendere la libertà di espressione nelle Filippine. Basterebbe questo per rendere la cosa eccezionale, ma c’è di più. Se solitamente Amal Clooney è riservatissima sulla sua relazione con il marito e non lascia trapelare nulla della sua vita privata, stavolta ha dedicato a George Clooney una meravigliosa dichiarazione d’amore.

“Ad Amal Clooney non piace parlare di se stessa” esordisce Ressa nell’intervista, e questo era facile da intuire dato che l’avvocata non ama le luci della ribalta, anche se appare (sempre elegantissima) a fianco al marito agli eventi dello showbiz. È più probabile, continua la giornalista, che Amal “ti porti in un tour tra alcuni dei peggiori posti del mondo, dove regnano i despoti e difendere i tuoi diritti può costarti la vita”. “Eppure”, scrive la reporter, “inevitabilmente, Amal trova in questi luoghi donne che vogliono sfidare il potere e le supporta con il suo di potere: la legge”. Amal Alamuddin, poi Clooney, ha 44 anni ed è estremamente appassionata del suo lavoro: “Sto rispondendo a ciò che vedo accadere nel mondo. Un mondo in cui i colpevoli sono liberi e gli innocenti vengono imprigionati, in cui coloro che abusano dei diritti umani sono liberi e coloro che denunciano gli abusi vengono rinchiusi”.

Clooney dà il tutto per tutto nel seguire i suoi casi e non è d’accordo che sia necessario “tenere le distanze” per preservarsi. Lei preferisce metterci il cuore, lasciarsi coinvolgere ed essere disponibile h24. “George dice che anche quando vai in vacanza, quando ti allontani, inevitabilmente ti trova a parlare con una donna in cerca di giustizia”, sottolinea la giornalista. Questo, però, espone l’avvocata a livelli altissimi di stress: casi contro combattenti dell’ISIS, contro pericolosi dittatori, tentativi di aiutare donne vittime di tratta e abusi sessuali, giudizi in cui, ad esempio, ha rappresentato l’Armenia contro il genocidio. Secondo Amal è fondamentale avere un sistema di sostegno, che naturalmente include in primis George Clooney con cui è sposata dal 2014. “Il matrimonio finora è stato meraviglioso”, ha detto, “Ho in mio marito un partner che è incredibilmente stimolante e di supporto, e abbiamo una casa piena di amore e risate. È una gioia che va al di là di qualsiasi cosa avrei mai potuto immaginare. Mi sento davvero fortunata ad aver trovato un grande amore nella mia vita, ed essere madre”. Del resto la complicità tra i due si legge nei loro sguardi quando appaiono in pubblico. “Siamo entrambi impegnati con i rispettivi lavori, eppure molto coinvolti l’uno nella vita dell’altra e questo è davvero bello”, ha confermato qualche tempo fa anche George Clooney, “Siamo sempre stati una squadra fin da quando ci siamo conosciuti”. E che squadra.

elle.com

Torna in alto