Emma Marrone ricorda Pino Daniele con il video di un momento di canto insieme

Il 4 gennaio è sempre un giorno triste per chi voleva bene a Pino Daniele, il cantante che si è spento proprio in questa data ormai 7 anni fa. A ricordarlo nell’anniversario della sua morte è tutto il mondo musicale, tra cui Emma Marrone che per l’occasione ha voluto condividere con il pubblico un ricordo speciale che la lega al cantautore.

Punte d’oro della musica italiana, Emma Marrone e Pino Daniele hanno condiviso un pezzo di strada insieme, trovandosi a duettare su uno dei brani più di successo del cantautore napoletano. Come si vede nel video, in sala prove ci sono Emma, Pino Daniele e Fiorella Mannoia, poco più in là, immersa nella lettura. In favore di camera, i due protagonisti si cimentano nell’interpretazione di Je so pazzo: Pino Daniele suona la chitarra elettrica e inonda la stanza con il suo timbro inconfondibile, Emma Marrone con rispetto sacrale si inserisce nel brano nel modo più naturale possibile, restituendo un vero e proprio capolavoro.

“Ci sei sempre stato. Ci sarai per sempre. Manchi Pino” scrive la cantante come didascalia del video. Al saluto social di Emma Marrone si sono unite molte altre voci, tra cui Fiorella Mannoia “Per sempre nel cuore” e la figlia del cantante, Sara Daniele. Come ogni anno la ragazza ha condiviso una foto scattata insieme al padre e un pensiero per lui. Accanto allo scatto che li vede abbracciati teneramente scrive: “La bambina nella foto ormai è cresciuta, ma dopo 7 anni non ha ancora lasciato quell’abbraccio. Non lo farò mai.
Ti amo.”. 

Già lo scorso anno, Sara Daniele aveva raccontato la profonda tristezza che l’assale in questa ricorrenza: “Sai, questo 4 Gennaio lo vivo in modo malinconico, pensa che ieri sera ho fatto come le anziane e mi sono messa a rimuginare sui miei ricordi passati, con l’unica differenza che mi sono venuti in mente episodi di vita dove non c’eri fisicamente ma pensavo ‘caspita, ho risposto uguale a papà’ oppure ‘bene, ho fatto una danielata (si noi le gaffes le chiamavamo così)’. Ho realizzato che noi figli siamo l’estensione dei nostri genitori e dei loro insegnamenti, non sono perfetta ed ho ancora tantissime cose da imparare, ma se guardo il mio percorso dai 18 anni alla donna che sono oggi, credo che un pò saresti fiero”. E lo crediamo anche noi.

Elle.com

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