Servillo torna bimbo con Zanna Bianca

L’attore voce narrante nel nuovo film tratto da Jack London

La storia è sempre quella del meraviglioso romanzo di Jack London Zanna Bianca, fiero cane lupo che nel grande Nord dell’America attraverso numerose vicissitudini conosce la bontà e la malvagità degli uomini. Solo che ora la trasposizione sul grande schermo è per la prima volta in un film di animazione che lascia al regista lussemburghese Alexandre Espigares, più libertà di messa in scena. Zanna Bianca mostra il mondo attraverso lo sguardo degli animali che, per una volta in un film di animazione, non parlano. Una fedeltà al romanzo che si conferma anche nella scelta di affidare a una voce narrante alcune parti del libro. Per l’edizione italiana, nei cinema giovedì prossimo, è stato scelto Toni Servillo, non nuovo a operazioni del genere. Nel 1987 era il narrator di L’uomo che piantava gli alberi di Frédéric Back, mentre più recentemente ha doppiato l’aviatore ne Il piccolo principe di Mark Osborne e Bagheera ne Il libro della giungla.

«È curioso – confida Servillo – quando indosso la cuffia, con i minuti che scorrono, mi tremano le gambe più che sul palcoscenico. Forse è perché non ho una grande esperienza e al contempo ho un grande rispetto per il doppiare. Come attore preferisco vedere i film nella lingua in cui sono stati girati anche se in Italia abbiamo veri artisti del doppiaggio che sanno stare dentro l’anima dei film». Ma il motivo perché abbia scelto di essere la voce narrante proprio di questo progetto è il richiamo dell’infanzia: «Io mi ricordo esattamente l’edizione e la casa dove ho letto Zanna Bianca, eravamo in Piemonte per il lavoro di mio padre. E mi ha sempre colpito quel momento della passeggiata tra lupa e lupacchiotto con il mistero della vita simboleggiato dalla grande foresta. Mentre la attraversano, il giovane lupo capisce che noi siamo di passaggio, siamo caduchi, e questo è un grande insegnamento per i ragazzi», sottolinea l’attore che l’anno prossimo prenderà parte, nel ruolo di Geppetto («Ma farei qualsiasi ruolo»), al nuovo film che Matteo Garrone girerà da Pinocchio . E, da padre che ha regalato al figlio al compimento dei 18 anni Martin Eden, sempre di London, individua un insegnamento per i ragazzi: «Zanna Bianca invita, anche a livello inconscio, a non essere solo spettatori della vita. Perché, come l’animale che percorre la natura tra bellezze, intrighi, paura e coraggio, dobbiamo prendere il destino tra le mani e vivere».

Pedro Armocida, il Giornale

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