Mahmood: “Il razzismo c’è ancora, mi fa rabbia dover lottare per cose normali”

Mahmood parla di razzismo in un’intervista al settimanale Grazia: le dichiarazioni più importanti del cantautore milanese vincitore di Sanremo nel 2019.

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Il razzismo c’è ancora, si vede e si sente. Parola di Mahmood. Il cantautore milanese di origine egiziana, 27 anni, si è raccontato in un’intervista ai microfoni di Grazia. L’artista è diventato nell’occasione uno dei protagonisti di un numero speciale del settimanale diretto da Silvia Grilli, dedicato alla libertà di espressione, alla tolleranza e all’inclusività.

L’artista afferma quindi che gli viene quasi da ridere quando si fanno discorsi sull’Italia come paese multietnico. Una realtà che lui ha conosciuto fin da quando era bambino e a scuola condivideva i banchi con figli di marocchini, di cinesi, di ecuadoregni, tutti nati in Italia come lui. Eppure, sembra che solo oggi molti italiani se ne stiano rendendo conto.

Non solo razzismo. Nel corso della sua intervista al noto magazine il cantautore ha parlato anche dell’interruzione della sua carriera frutto della pandemia da Coronavirus. Una carriera che d’improvviso gli ha dato tutto, e adesso il cantante di Soldi non vuole più tornare indietro: “Piuttosto ritardo di un mese, ma non voglio fare concerti in posti piccoli. Il concerto per me è stare insieme, fare bordello. Il mood del mio prossimo disco sarà pieno di energia e voglio che questo si possa rivivere anche nei live“. Infine, l’artista ha commentato anche la sua vecchia partecipazione a X Factor nel 2012, quando venne eliminato alla terza puntata: “Non ci penso. So esattemente perché sono stato eliminato: non ero pronto. Tutto arriva al momento giusto. Il treno, per salirci, lo devi vedere“.

Notiziemusica.it

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