Babyteeth, umorismo e dolore da Leone

In concorso il film dell’australiana Shannon Murphy

Lui è un giovane cane bastardo, tossico e buttato fuori di casa, mentre lei una quindicenne malata di cancro alle prese con la paura di morire e, ancora più, di vivere eternamente in parrucca dopo la chemio. Con questo formula, tra melò e commedia, piomba sul Lido a sorpresa, e in aria da Leone, ‘Babyteeth‘ dell’australiana Shannon Murphy che mette in scena amore e malattia, dolore e liberazione con un cast straordinario e una sceneggiatura senza smagliature derivata da una collaudata pièce teatrale omonima del 2012 di Rita Kalnejais. Tutto si svolge in una casa borghese della provincia australiana dove vivono lo psichiatra Henry (Ben Mendelsohn) e la moglie, ex musicista, Anna Finlay (Essie Davis). Una coppia come tante che viene sconvolta quando la giovane amatissima figlia, gravemente ammalata, Milla (Eliza Scanlen) si innamora di Moses (Toby Wallace), piccolo spacciatore di quartiere. Il ragazzo che nessuna madre vorrebbe come ragazzo della figlia. I genitori sono spaventati per le possibili conseguenze negative e fanno subito la guerra a Moses, capelli doppio taglio, codino e tatuaggio sul volto. Ma qualcosa, dopo questo incontro, sta accadendo a Milla, un’apertura verso la vita inaspettata. Moses, di cui la ragazza ovviamente si innamora, con la sua inadeguatezza e leggerezza, apre alla vita non solo Milla, ma anche i suoi genitori. In fondo la deriva del ragazzo verso le droghe non è poi così lontana da quella della famiglia Finley che, in questa onda folle di libertà, si ritrova a nutrirsi di nuove libertà e a lasciarsi andare al caos della vita. “Desideravo trovare un linguaggio cinematografico in grado di rispecchiare il particolare tono di irriverenza e sentimentalismo del brillante copione di Rita Kalnejais. Sono stata ispirata dalla sfida di armonizzare questa dualità di umorismo e dolore in ogni fotogramma del film” spiega la regista. E ancora Shannon Murphy, regista teatrale, cinematografica e di serie tv australiane pluripremiate: “L’adolescente si innamora di Moses: lo vede come vede un’opportunità per spingersi oltre i limiti in modo estremo. Mano a mano che ci addentriamo nelle vite dei genitori della ragazza, scopriamo le disfunzioni e le complicate tensioni che li caratterizzano mentre affrontano il loro incubo peggiore. Entrambi vengono così spogliati fino a mettere in luce la loro natura più cruda”.

Francesco Gallo, Ansa

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