Johnny Depp e Jeff Beck accusati di plagio di un brano degli anni ’70 di un carcerato

L’attore e musicista americano è stato accusato assieme al collega inglese di aver rubato il testo di una canzone a un carcerato. Si tratterebbe di una poesia che un detenuto scrisse decenni fa. Il divo, reduce dal processo per diffamazione contro l’ex moglie Amber Heard, ha pubblicato il mese scorso l’album intitolato “18” assieme all’ex membro della mitica band degli Yardbirds. La canzone ora sotto accusa è “Sad Motherf***in’ Parade”, forse copiata da un brano anni ’70 intitolato “Hobo Ben”

Non c’è pace per Johnny Depp: dopo l’avventura legale del lungo e intenso processo per diffamazione contro l’ex moglie Amber Heard, adesso tornano (forse) guai per il divo.

L’attore e musicista ha recentemente riaperto una proficua e intensa parentesi musicale, collaborando assieme all’amico, il mitico chitarrista inglese Jeff Beck. Quest’ultimo, 78 anni, è uno degli storici membri della band Yardbirds.
Lo scorso mese ha dato alle stampe assieme a Depp, 59 anni, un album intitolato “18”.
E fin qui tutto bene, anzi benissimo, con tanto di tour in Europa di Beck le cui date –  ogni volta che si vociferava della presenza sul palco di Depp – registravano immediatamente il sold out. Ma nelle ultime ore arriva da oltreocenao da notizia che non ci voleva proprio, per Depp e per i suoi fedeli fan: adesso lui e Jeff Beck sono accusati di aver rubato il testo di una canzone a un carcerato. Si tratterebbe di una poesia che un detenuto ha scritto decenni fa.

“L’attore Johnny Depp e il dio della chitarra britannico Jeff Beck sono stati accusati di aver plagiato una poesia recitata da un detenuto decenni fa”, scrive Jesse O’Neill sul New York Post.

I due sono accusati di avere preso una parte del testo della loro canzone “Sad Motherf***in’ Parade” da un brano anni ’70 titolato “Hobo Ben”.

Una delle tracce del disco presenta Depp che sembrerebbe pronunciare le medesime battute che sono state recitate da un assassino e rapinatore condannato al carcere nel 1964, di nome Slim Wilson nel 1964.
Lo riporta per primo l’edizione statunitense di Rolling Stone, prima testata ad avere sostenuto questa tesi: proprio RS si è fatto portavoce, raccogliendo le parole degli accusatori (che vi presenteremo tra poco).
“La canzone della coppia Depp-Beck è Sad Motherf***in’ Parade ed è una sorta di spoken word, una canzone più recitata che cantata. Una parte del testo sarebbe presa da Hobo Ben, un toast (una forma narrativa musicale tipicamente afroamericana antesignana del rap) che un carcerato mezzo sbandato ha inciso con lo pseudonimo Slim Wilson nel 1976 nell’album Get Your Ass in the Water and Swim Like Me, dopo essere stato scoperto in una prigione del Missouri dallo studioso di folklore Bruce Jackson. Il testo era stato incluso due anni prima nel libro di Jackson sempre titolato Get Your Ass in the Water and Swim Like Me”, si legge sul sito di Rolling Stone Italia (che riprende la notizia di RS USA).

IL DETENUTO A CUI FORSE APPARTIENE IL TESTO

Slim Wilson – il cui vero nome era Willie Davis – “era un magnaccia […] e un imbroglione del gioco d’azzardo che recitava una serie di poesie oscene”, scrive il NYP in un articolo pubblicato in queste ore.

Le sue poesie sono state registrate dall’esperto di folklore americano Bruce Jackson mentre Wilson stava scontando la pena nel penitenziario statale del Missouri, riferisce Rolling Stone USA. Queste poesie venivano chiamate “brindisi”. Jackson  è professore di American Culture presso l’università di Buffalo.

IL TESTO “INCRIMINATO”

Bruce Jackson ha registrato Wilson mentre recitava un “brindisi” (detto anche toast) chiamato “Hobo Ben” e ha incluso una trascrizione del pezzo nel suo libro del 1974, ossia “Get Your Ass in The Water and Swim Like Me”.

“I versi di ‘Hobo Ben’ sono riapparsi quasi alla lettera nella nuova canzone sperimentale di Depp e Beck, Sad Mother****n’ Parade”, continua Jesse O’Neill del NYP, sottolineando che i due sono gli unici nomi a comparire nei credits dei testi.

BRUCE JACKSON È STATO INTERPELLATO DA RS

Il folclorista Bruce Jackson si è rivolto alla “Bibbia del Rock”, ossia Rolling Stone, per il suo j’accuse.
Le sue parole sono state: “Le uniche due battute che ho potuto trovare nell’intero pezzo a cui [Depp e Beck] hanno contribuito sono ‘Big time motherf**r’ e ‘Bust it down to my level’”, ha detto Jackson a Rolling Stone. “Tutto il resto viene dalla performance di Slim nel mio libro”. E aggiunge sconcertato: “Non avevo mai visto nulla di simile. Pubblico materiale da 50 anni, e questa è la prima volta che qualcuno semplicemente strappa via qualcosa e mette il proprio nome”.

Una parte della canzone di Slim Wilson fa: “Ladies of culture and beauty so refined, is there one among you that would grant me wine? / I’m raggedy I know, but I have no stink / and God bless the lady that’ll buy me a drink. / Heavy-hipted Hattie turned to Nadine with a laugh / and said, ‘What that funky motherfucker really need, child, is a bath’”.
Il testo viene in parte ripreso da Depp e Beck nella loro canzone che contiene i passaggi “I’m raggedy, I know, but I have no stink”, “God bless the lady that’ll buy me a drink” e “What that funky motherfucker really needs, child, is a bath”, senza però citare nei crediti né Wilson né Jackson, come fa notare RS.

FORSE DEPP E BECK DOVRANNO AFFRONTARE UN’AZIONE LEGALE

Il figlio di Jackson – Michael Lee Jackson (nome geniale da dare a tuo figlio se di cognome di chiami Jackson, concedetecelo) – è un avvocato specializzato in musica e proprietà intellettuale, come spiega RS.

“Non riflettono l’effettiva paternità di quei testi”, ha spiegato Michael Lee Jackson. “Semplicemente non è plausibile, secondo me, che Johnny Depp o chiunque altro possa essersi seduto e abbia realizzato quei testi senza prenderli quasi interamente da qualche versione della registrazione di mio padre e/o del libro in cui sono apparsi”, ha aggiunto Michael Jackson.

Secondo quanto riferito, l’avvocato starebbe valutando di varare un’azione legale contro l’attore di “Pirati dei Caraibi” e il chitarrista di “Going Down”. Tuttavia un’azione di questo tipo non è così sicura da intraprendere, dato che “Hobo Ben” fa parte di una tradizione orale e non aveva un autore definitivo, secondo ciò che aggiunge lo stesso magazine RS.

PIÙ UNA QUESTIONE ETICA CHE LEGALE?

Mentre suo figlio guarda al campo legale per deformazione professionale, il professor Bruce Jackson è più improntato sulla questione etica, forse sempre per deformazione professionale…

“Non so se questo disco sta vendendo. Ho visto alcune recensioni che sarei molto imbarazzato se fossero state relative al mio album. Ma se sta vendendo, Johnny Depp ci sta facendo un sacco di soldi. Dovrebbe andare a lui, o dovrebbe andare in qualche posto che aiuti le persone che hanno prodotto questa cultura?”, questa è la domanda (retorica chiaramente) che ha posto il professore universitario esperto di folklore americano Bruce Jackson.

Tuttavia Jackson – questione etica o meno – ora assieme al figlio sta sondando quali siano le opzioni legali a loro disposizione. “Non è detto che la scoperta dia origine a una causa: Hobo Ben non ha un autore preciso. Slim, di cui non è nemmeno noto il vero nome, disse a Jackson di avere imparato il toast dal padre e quindi potrebbe essere un pezzo appartenente alla tradizione popolare. Ma è vero che Jackson detiene i diritti sulle trascrizioni del libro e del disco Get Your Ass in the Water and Swim Like Me”, scrivono su Rolling Stone. Il magazine musicale fa sapere di aver richiesto un commento ai rappresentanti di Beck e Depp ma per adesso non è stato ancora annunciato nulla sul fronte della controparte di quello che potrebbe essere un presunto plagio. Staremo a vedere, per adesso continuiamo ad ascoltare (la musica).

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