LA RAI CHIEDE A BAUDO DI TORNARE A «DOMENICA IN»

Chiamato come autore, potrebbe ritagliarsi qualche spazio in video. Incertezza sul conduttore

pippo_baudoLui ci soffriva. Nel vedere che la televisione cui ha dedicato tutta la vita lo teneva fuori, non lo coinvolgeva più. Ma – per gli strani casi catodici – alla fine chi gli ha offerto di ritornare è stata la nuova dirigenza Rai che predica il rinnovamento, ma poi si rivolge ai vecchi ed esperti professionisti. Insomma Pippo Baudo, da poche settimane ottantenne (il 7 giugno), è stato richiamato in servizio. Ieri il direttore di Raiuno Andrea Fabiano gli ha fatto ufficialmente la proposta di prendersi cura di Domenica In, uno dei grandi amori televisivi del Pippo Nazionale. Ma non in qualità di presentatore, piuttosto di capo progetto e direttore artistico. Sarà lui cioè a decidere la scaletta del programma e a dare il suo «imprinting»: e basta ripensare alle sue domeniche per capire come saranno le prossime autunnali. Baudo comunque potrebbe ritagliarsi dei piccoli spazi di intervento in video, come ha fatto Costanzo nell’ultima edizione. L’annuncio verrà dato stasera alla presentazione dei palinsesti a Roma.
Dunque, in Rai, in vista del quarantennale della trasmissione (andata in onda per la prima volta con Corrado il 3 ottobre 1976) si è pensato di celebrare l’anniversario con un «pezzo storico» del programma: condusse il contenitore domenicale a più riprese negli anni ’80 e ’90. Certo, Baudo è un signor professionista, che farà un’ottima trasmissione per le persone che guardano la tv la domenica pomeriggio: gli anziani. Ma così, nonostante i proclami, non si fa alcun tentativo per attirare un segmento di pubblico più giovane. Insomma il rinnovamento tanto voluto da Campo Dall’Orto vale solo per una parte della programmazione. Importante ora sarà vedere la scelta della conduzione, che, viste le premesse e i gusti di Pippo, sarà di sapore classico, probabilmente un volto femminile. Uno dei nomi che circolano è quello di Eleonora Daniele. Difficile pensare a un volto nuovo, dirompente, diverso, ma non si sa mai…

Laura Rio, Il Giornale

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