FIORELLO, NON PRESENTERÒ MAI SANREMO

FIORELLO

(di Gianfranco Ferroni, search Italia Oggi) «Nel mio spettacolo non c’è politica, non ci sono né Renzi né Berlusconi, la tivù ne è piena»: parole di Fiorello, che ha anticipato il contenuto di L’ora del Rosario in scena ieri sera all’Auditorium Unità d’Italia di Isernia. Seduto sulle scale, parte dell’allestimento, ha parlato per un’ora rispondendo a gran parte delle domande con un monologo comico: «Sto lontano dalla tivù, non salvo né butto nulla, dico solo che oggi ognuno può scegliere cosa guardare anche a pezzettini». Quanto ai talent ha precisato: «Non ne presenterò mai uno, ma non presenterò neppure il Festival di Sanremo, per quest’ultimo sarebbe come chiedere a un calciatore di serie A di giocare a basket». Ha ripercorso quindi i suoi esordi, ricordato l’esperienza dei villaggi turistici e la difficoltà, a Milano, di indossare le scarpe «dopo anni di infradito». Io «mi sono fatto da solo e ora quando si parla di compensi è sempre polemica. In Italia chi si fa da solo è massacrato, in America lodato».

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