Servitore del popolo, la serie tv di Zelensky arriva in Italia

La7 trasmette in esclusiva lo show che ha aperto la strada della politica all’attuale presidente ucraino, oggi impegnato nel tragico conflitto contro la Russia. A doppiarlo, è Luca Bizzarri

Da settimane, purtroppo, siamo abituati a vederlo apparire in video con abiti mimetici, all’interno di stanze anonime e con la voce spesso rotta dall’emozione. Ma fino a pochi anni fa, Vlodymyr Zelensky, era un brillante attore comico, affermato in Ucraina grazie soprattutto ad una serie tv, Servitore del popolo, in cui interpretava un professore di liceo che – a causa di una particolare successione di eventi – si ritrovava alla guida del proprio paese.

Uno show nato nel 2015, che ha incredibilmente anticipato l’exploit politico di Zelenksy:  nel marzo 2018, infatti, convinto dal successo clamoroso di quello show, fonda un partito che porta lo stesso nome della serie e si candida alle elezioni presidenziali, vincendole grazie al suo approccio anti-establishment e al suo programma contro la corruzione. Che sono gli stessi valori portati avanti dal suo personaggio di finzione, Vasily Petrovych Goloborodko.

«Servitore del popolo» arriva su La7, che trasmetterà in esclusiva le puntate in versione italiana dalle serie, di cui Zelensky è pure ideatore, sceneggiatore e regista. A doppiarlo c’è Luca Bizzarri: «Sarò i suoi fiati, le sue pause, la sua risata roca», ha scritto il comico su Twitter. «La rappresentazione teatrale è, soprattutto, responsabilità. Io mi prendo questa. Dare la mia voce ad un racconto che ha cambiato la nostra storia».

Tre stagioni, 51 episodi in tutto, per scavare alle radici della storia presidenziale di Zelensky. Che nella fiction denuncia l’immoralità dei politici ucraini e acquista celebrità grazie ad un video-sfogo finito in rete e diventato subito virale. E che nella realtà, oggi, è considerato da molti il volto della resistenza ucraina, il leader di un paese coinvolto da oltre un mese in un drammatico conflitto armato. Di cui ancora, tragicamente, non si vede la fine.





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