‘Like a prayer’ di Madonna ha 30 anni. Dallo scandalo al successo planetario

Il 3 marzo 1989 usciva un singolo che ha fatto la storia della musica. Soprattutto per il video che l’accompagnava e che lo trasformò in una hit mondiale

Trent’anni dall’uscita di Like a Prayer, il 3 marzo 1989, uno dei primi grandi successi di Madonna, che raggiunse la prima posizione nella Billboard Hot 100 e anche nelle classifiche di moltissimi Paesi, Italia compresa. Un brano considerato nel 2004 dalla rivista Rolling Stone uno dei 500 migliori di tutti i tempi. Like a Prayer è stata la prima canzone di un’artista famosa ad essere utilizzata in uno spot prima di essere pubblicata ufficialmente. La Pepsi firmò con Madonna un contratto di testimonial da 5 milioni di dollari e lo spot da 30 secondi uscì il 22 febbraio 1989, durante i Grammy Awards. Il video musicale della canzone, diretto da Mary Lambert, vede Madonna testimone di un omicidio di una ragazza bianca da parte di alcuni fautori della supremazia bianca.Alla fine della clip, un uomo nero viene arrestato ingiustamente per l’omicidio, ma Madonna riesce a farlo liberare dopo aver trovato la forza di testimoniare. Il video musicale del brano, che conteneva anche simboli cattolici, fece esplodere la polemica: i gruppi religiosi, l’American Family Association e il Vaticano condannarono la canzone. La Pepsi decise di rescindere il contratto, permettendo però alla cantante di tenere il compenso iniziale. Il brano approdò anche su MTV dove, però, beneficiò della controversia, poichè gli spettatori si sintonizzarono in massa per vedere cosa ci fosse di così sconvolgente nel video. Like a Prayer si impose in cima alle classifiche musicali di Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Islanda, Irlanda, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Norvegia, Nuova Zelanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera e Regno Unito. Negli Usa la canzone ha venduto più di due milioni di copie, mentre a livello mondiale ha superato i 5 milioni.Una canzone così popolare è diventata poi oggetto di numerose cover da parte di altri artisti. La prima cover del brano fu una versione acustica cantata dall’artista folk John Wesley Harding e inserita nel suo EP del 1989, God Made Me Do It: The Christmas EP. Le due compilation del 1999 e del 200, Virgin Voices: A Tribute To Madonna, Vol. 1 e Vol. 2 includevano, invece, due cover della canzone, rispettivamente una della cantante Loleatta Holloway e un’altra della band tecno Bigod 20. Il gruppo franco-olandese Mad’House inserì una cover di Like a Prayer nel loro album Absolutely Mad e fu un successo commerciale che raggiunse la prima posizione in Austria, Germania, Irlanda e Paesi Bassi. Una versione folk del brano fu proposta poi da Lavender Diamon nella compilation Through the Wilderness, un omaggio a Madonna. La canzone è stata anche cantata dal cast della serie televisiva di Ryan Murphy Glee, in un episodio del 2010 dedicato alla cantante. Questa versione, inserita anche nell’EP Glee: The Music, The Power of Madonna, raggiunse buone posizioni nelle classifiche di Australia, Canada e Regno Unito e negli Usa si posizionò decima nella Billboard Hot Digital Songs, con più di 87 mila copie vendute. Il brano è poi stato protagonista di un mashup (l’unione di due canzoni): nel 2007 DJs Meck e Dino incisero Feels Like a Prayer, una fusione tra il loro pezzo Feels Like Home e il singolo di Madonna. L’anno dopo, a esibirsi in una cover della canzone fu una band gothic metal statunitense, We Are the Fallen. In tempi più recenti, a giugno 2017, il compositore Patrick Leonard e la cantante Dana Williams hanno pubblicato una versione al pianoforte della traccia. Quello stesso mese, la cantante brasiliana Luiza Possi si è esibita in una cover della canzone durante lo show Domingao do Faustao.Delle innumerevoli volte che la stessa Madonna ha cantato sul palco la sua canzone scritta con Patrick Leonard va ricordato la scelta di utilizzarla durante la campagna elettorale di Hillary Clinton, in occasione dell’anniversario dei moti di Stonewall a New York che 50 anni fa diedero origine al movimento di liberazione gay e a Stoccolma, nel novembre del 2015, in seguito agli attacchi terroristici di Parigi che scelse di dedicare alle vittime.

repubblica.it

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